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Attualità | 19 aprile 2020, 08:00

Servizi per l'infanzia e Coronavirus, un centro di Toirano scrive a Premier e Ministra: "Troppi interrogativi"

Erica Muriella del centro infanzia “Bolle di Sapone”: "Abbiamo chiuso il 24 di febbraio e da quel giorno non abbiamo più ricevuto alcuna informazione"

Servizi per l'infanzia e Coronavirus, un centro di Toirano scrive a Premier e Ministra: "Troppi interrogativi"

"In questi giorni di emergenza i primi a subire il lockdown siamo state noi come servizio all'infanzia, in tutti i decreti emanati non si è mai fatto riferimento alla nostra categoria e preoccupate da questo abbiamo deciso di scrivere ad alcune autorità tra le quali il presidente del Consiglio Conte, il ministro dell'Istruzione Azzolina e il governatore della Liguria Toti". Così Erica Muriella, titolare del centro infanzia “Bolle di Sapone” di Toirano, struttura che si occupa per tutto l'anno della gestione dell'asilo nido (e dei vari doposcuola) e d'estate di quella dei campi solari, con bambini dagli zero ai dieci anni. 

"Abbiamo chiuso il 24 di febbraio - continua Erica Muriella - da quel giorno non abbiamo più ricevuto alcuna informazione: i vari decreti che si sono susseguiti affrontano principalmente il tema dei servizi legati alle scuole elementari, medie e superiori".

Sono 5 le istruttrici che operano coordinate dalla dott.sa Enrica Maria Tonola, tutte al momento prive di certezze sul loro futuro prossimo: "Abbiamo iniziato a ricevere domande dalla nostra utenza e noi stesse ci siamo ritrovate con molti punti interrogativi - continua la titolare di “Bolle di Sapone” - perciò abbiamo deciso di creare un gruppo Facebook, "Il grido dei nidi d'infanzia", all'interno del quale abbiamo coinvolto anche i genitori dei bambini che frequentano il nostro centro".

"Ci sono vari gruppi a livello nazionale, ma abbiamo deciso di crearne uno prettamente dedicato al nostro territorio anche e soprattutto in vista dell'estate che per noi rappresentanta un periodo dove si lavora molto - prosegue ancora l'istruttrice - in previsione di una ripresa dopo la chiusura non abbiamo certezze e in questo momento non siamo in grado di fornire risposte certe alle domande che ci vengono poste. Stiamo cercando di accendere l'attenzione sul nostro settore: per ora abbiamo ricevuto una risposta dal presidente Toti che però non ci ha aiutato a fare del tutto chiarezza".

Nel frattempo, sul neonato gruppo Facebook è stato pubblicato un sondaggio relativo al rientro dei bambini a scuola. Ai genitori viene infatti chiesto come si immaginano il ritorno sui banchi dei loro figli e cosa li farebbe sentire più sicuri o meno a livello di norme di sicurezza igienico sanitarie. Sono già diverse le opinioni raccolte, tutte favoreli alla riapertura e fiduciose sull'organizzazione e il rispetto di quelle che saranno le direttive da seguire a livello sanitario. Resta però diffuso il malumore per le poche risposte che il governo ha fornito fin qui alle mamme e ai papà che, per motivi di lavoro, hanno difficoltà a rimanere con i propri figli.

Roberto Vassallo

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