ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Attualità

Attualità | 21 aprile 2020, 12:30

La proposta "rimbalza" sui social: varare i "Loanobond" e "Borghettobond" per rilanciare il commercio

Si tratterebbe di acquistare anticipatamente dei buoni spesa in vari tagli per dare una boccata d'ossigeno fin da subito ai propri commercianti di fiducia, "giocandoseli" poi per una cena, una colazione, un taglio di capelli o qualsiasi altra cosa in tempi più tranquilli

immagine di repertorio

immagine di repertorio

La nazione, a seguito di una pandemia di livello mondiale e del tutto inaspettata, sta vivendo la sua più grande crisi economica dall’immediato dopoguerra a oggi, pertanto è lecito inventarsi qualsiasi mezzo onesto per ripartire.

Tra le molte proposte positive e di solidarietà, se ne segnala una “rimbalzata” sulle pagine social “Risolleviamo Borghetto” e “Loano Caput Mundi”. Gli ideatori hanno battezzato scherzosamente e ironicamente il loro progetto come “Borghettobond” e “Loanobond”, perché è proprio in tempi difficili che più che mai bisogna avere la forza e la voglia di sdrammatizzare con un sorriso. Ma, al di là dell’ironia, l’idea è assolutamente valida e carica di umanità.

Il primo a dare il buon esempio, sulla pagina “Risolleviamo Borghetto Santo Spirito”, è stato Fernando Bravo, titolare di gastronomia, storico commerciante borghettino, che ha scritto: “Vorrei dare un'aiuto concreto e spero che questa iniziativa venga presa da esempio: ho chiesto sotto forma di messaggio privato il proprio iban a un ristoratore, dopodiché farò un bonifico di 50 euro per una cena della quale usufruirò quando sarà possibile.
Sulla scia di questa idea si potrebbe ipotizzare anche un abbonamento colazione o solo caffé...
Diamo una mano ai nostri ristoratori e baristi”.

L’appello non è caduto nel vuoto. Oltre alle decine di “like” e di commenti positivi ricevuti da Fernando Bravo, l’idea è stata rilanciata sulla pagina “Loano Caput Mundi” da Michele Pellegrini, persona conosciuta e stimata per il suo impegno nel sociale.

Pellegrini l’ha riformulata così: “Molti di noi hanno i propri locali preferiti dove abitualmente vanno a fare colazione, pranzano o cenano, o anche dove si tagliano i capelli, ecc...
Ebbene, supponiamo che questi esercenti emettano una sorta di buoni di vario taglio, da 10, 20 o 50 euro ed i clienti (noi) li acquistino anticipatamente, per poi poterne usufruire in tempi migliori. Ad esempio: decido di acquistare una "cena sospesa" presso l'amico XXX, vado da lui, gli verso X euro ed in cambio mi da un buono da usufruire nel corso 2020. Il buono del "Commercio in sospeso" potrebbe essere un modo per aiutare da subito il nostro tessuto commerciale locale e permettergli di ripartire appena ci daranno il via. Una moneta virtuale (e locale) per noi ed un aiuto concreto per loro”.

Ai microfoni di Savonanews, spiega Michele Pellegrini: “Vista l'attuale situazione di emergenza, coi locali quasi tutti chiusi, con solo alcuni esercenti "costretti" a vendere i loro prodotti tramite consegne a domicilio, ho pensato fosse opportuno ingegnarsi per supportare "ora e subito" il nostro tessuto commerciale loanese ed ho pensato (ripeto, col contributo di chi ha commentato, suggerito ed implementato l'idea) il "Commercio sospeso".
In pratica, attraverso i "Loanobond" i cittadini potrebbero cominciare a "comprare" un pranzo, una cena, una pizza, un taglio di capelli o qualsiasi altro servizio presso i loro negozianti di fiducia, anticipando loro del denaro, in cambio riceverebbero un buono "Loanobond" che può essere di vari tagli, da 10 a 50 euro, ad esempio, supportando così quella o quelle attività commerciali in difficoltà.

Insomma, è un modo per fare comunità e non lasciare nessuno indietro semplicemente acquistando in anticipo un bene, ma potrebbe essere anche un regalo o un'offerta a quell'esercente che magari sappiamo essere ancor più in difficoltà rispetto ad altri. In questo momento storico ognuno deve fare la propria parte ed auspico che questa iniziativa venga promossa, promulgata e avallata dalle associazioni di categoria e dalla stessa Amministrazione Comunale, la quale dovrebbe assumere altre iniziative quali ad esempio una riduzione dei tributi o magari farsi da garante per calmierare gli affitti dei locali. Insomma, mettiamo in moto le idee ed ognuno dia una mano”.

Sulla scia di queste affermazioni, Savonanews "apre il dibattito" tra i commercianti di tutta la provincia. Scriveteci e raccontateci in che modo l'idea potrebbe essere uniformata e "istituzionalizzata" a livello provinciale.


Alberto Sgarlato

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium