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Attualità | 19 giugno 2020, 10:40

Venerdì con... #Immaginafamiglie. Avere una mappa. E adesso dove vado?

La mappa non è il territorio. Come apprendere in tutte le fasi della vita per andare avanti

fotografia di Lara Giurdanella fotografa e mediatrice artistica, socia di Immaginafamiglie. Progetto MAPPE INTERIORI

fotografia di Lara Giurdanella fotografa e mediatrice artistica, socia di Immaginafamiglie. Progetto MAPPE INTERIORI

Intraprendere un percorso di crescita personale e apprendimento è utile in qualsiasi fase della vita, sopratutto dopo eventi che cambiano stili di vita e la nostra quotidianità.

Qual è l'ultima cosa che hai imparato?

Fermati un attimo e prova a pensarci. Sì, pare una follia chiederti di fermarti considerato che siamo stati “fermi” per più di 60 giorni. Fermi e distanziati. Fermi in uno spazio conosciuto (la casa) e distanziati (dal mondo) perchè lontani fisicamente. Oscillanti tra l'obbligo, la protezione sanitaria e la confusione verso un mondo a noi sconosciuto fino a tre mesi fa.

Quanto ti sono mancati amici, il movimento, gli hobby, le vacanze, le novità, i viaggi, il tuo lavoro?

Le tue libertà?

Ecco, ti chiedo di fermarti ora qui, un attimo con me, di prendere un foglio, una matita e tracciare una linea del tempo. A sinistra partiamo dal primo giorno in cui hai iniziato il lockdown, a destra, alla fine della linea segna oggi.

In questo spazio vai a fissare tutti i momenti significativi che hai vissuto in questo periodo e per ogni avvenimento segna la data (se la ricordi) e una breve descrizione di quello che è accaduto. Un'istantanea di quel momento. Inseriscine almeno 5. Quando hai finito, osserva il tuo lavoro, la tua linea del tempo.

C'è tutto? Ora scorri ogni momento che hai inserito nella freccia del tempo e scegline uno, di quei momenti, quello che per te è stato più bello e gratificante.

Prenditi ancora qualche momento, aggiungi alla descrizione dei fatti anche le emozioni che hai vissuto e rispondi a queste domande: Dove eri? Chi era presente con te? C'è un'immagine che prevale nel ricordo? Come ti sentivi, quale ricordo “sensoriale” hai? Cosa ti è rimasto?

Perchè ti ho proposto questo strumento per ricordare, perchè le informazioni servono ma non sono l'apprendimento. Cosa voglio dire?

In questi giorni di super esposizione alle informazioni è importante imparare ad apprendere: verificare le fonti e sopratutto recuperare la nostra facoltà ad utilizzare gli strumenti informativi per comprendere il mondo che ci circonda e creare una nostra cassetta degli attrezzi per procedere.

Facciamo un esempio concreto attingendo dalla quotidianità appena passata.

Quanti di noi hanno imparato a fare il pane? Osservando le fotografie postate sui social direi tantissimi.

Come abbiamo fatto? Per quanto mi riguarda ho cercato un tutorial seguendo le indicazioni e ho realizzato la mia prima pagnotta. Il risultato è stato soddisfacente ma il prodotto non ancora ottimo. Allora cosa ho fatto, ho chiesto ad amici che già lo facevano per confrontarmi e per arricchire la mia capacità di fare il pane.

La seconda prova è andata meglio, ero più tranquilla con una certa padronanza nel ripetere le azioni, però mancava ancora qualcosa, non mi sono fermata ed ho iniziato ad informarmi sulle regole della panificazione, su come si impasta, sulle farine.

Terza prova di panificazione, ha prodotto un super “pane”. Mi sono sentita capace di padroneggiare il procedimento, di capire sentendo l'impasto sotto le mani di cosa c'era bisogno. Più farina, meno farina, più acqua, meno acqua.

In breve ho appreso come fare il pane ed ora è una routine anzi adesso mi metto alla prova con altri esperimenti (nuove farine, tipologie diverse di pane).

Apprendere non è un atto magico richiede la presenza di ingredienti. Motivazione, imitazione e gradualità sono tre pilastri dell'apprendimento tanto semplici quanto efficaci.

Mi sono chiesta più volte cosa mi spinge a conoscere ed alla fine la risposta che mi sono data è un bisogno/ desiderio, insomma “una domanda che mi chiede di essere risolta”.

Guardate i bambini sopratutto quelli piccoli (0/8 anni) come apprendono, la loro curiosità è un motore profondo che li porta a osservare, sperimentare, chiedere, imitare. Diverso è per gli adolescenti che per apprendere si differenziano. E noi adulti? Per noi adulti credo sia importante accogliere che si può apprendere ad apprendere.

Riconoscere le matrici dell'apprendimento è importante per riconoscere e fissare le azioni alla base di processi che lo favoriscono. Come ci dice Daniele Novara del Centro Psico-pedagocico per l'educazione e la gestione del Conflitto, attraverso un utile elenco che ci suggerisce ottime riflessioni per comprendere cosa ci muove e cosa è utile per apprendere:

  • ostacolo (domanda, bisogno, desiderio, imprevisto);

  • esperienza diretta, possibilità di sbagliare;

  • curiosità e la creatività intesa come capacità di intraprendere nuove strade talvolta sconosciute ed impreviste;

  • imitazione consapevole, non fare da soli ma cercare di imparare con gli altri da gli altri;

  • successo, dare attenzione e imparare dalle attività che ci riescono “Bene” ;

  • riconoscimento dell'apprendimento e l'archiviazione, l'azione del chiedersi cosa ho imparato oggi come rubrico quell'apprendimento;

  • Manutenzione, intesa come competenza operativa che attraverso l'esercizio mantiene vivo quell'apprendimento;

Ricordiamo che il nostro cervello ha la capacità di apprendere per tutta la vita.

Bene con questi stimoli possiamo iniziare a predisporre la nostra valigia delle competenze, (capacita, conoscenze, strumenti, tempo per apprendere, curiosità, ecc. ecc.) e tracciare una mappa per partire verso un mondo nuovo.

Cosa ci serve per partire? E sopratutto dove desideriamo andare? Dove possiamo andare?

Come sosteneva Alfred Korzybs, “La mappa non è il territorio”, cosa significa questo, significa che esiste una distinzione fondamentale tra le nostre mappe del mondo ed il mondo stesso.

Ed ecco che ritorna ad essere importante prendersi il tempo per riconoscere come noi percepiamo il mondo e come esso stesso si presenta e si rappresenta per mettere in campo la nostra capacità di formulare un nuovo progetto di vita.

In pratica il lavoro da fare è apprendere gli strumenti che possano aiutarci a capire dove andare:

l'uso e la comprensione delle fonti e dei dati delle informazioni, la capacità di chiedere, la consapevolezza delle possibilità attuali, la conoscenza di diritti e doveri, la frequentazione di spazi di confronto sociale e comunitario, l'energia emotiva e affettiva per affrontare un nuovo viaggio.

Concludo con l'apprendimento più importante che questo periodo mi ha portato, forse è scontato, lo so si diceva anche prima del Covid 19, ma occorre tempo, tempo di qualità per avere la possibilità di pensare, ragionare, trovare informazioni utili, confrontare le possibilità in campo, confrontarsi, curare, godere del tempo libero e degli affetti per decidere quale soluzione è la migliore per la nostra condizione personale, famigliare e per quella di cittadino di una comunità.

Voi cosa ne pensate? Quale è l'apprendimento più importante che porterete nel mondo nuovo che stiamo vivendo?

Bibliografia:

Gregory Bateson Mente e natura Un’unità necessaria

Con gli altri imparo. Far funzionare la classe come gruppo di apprendimento di  Daniele Novara,Elena Passerini

Atlante del mondo interiore di Louise Van Swaaij,Jean Klare

L'autrice di questo articolo:

Monica Maggi, sono un counsellor ed un operatore culturale e sociale, esperto in organizzazione e servizi a supporto dell'impresa culturale. Ho un'esperienza di 25 anni di lavoro nella società I.C.S. idee per la comunicazione e lo spettacolo nel campo dell'organizzazione, gestione, promozione e ideazione di iniziative e manifestazioni per enti pubblici (turismo, cultura, sport, sociale). Come libero professionista collaboro con diverse associazioni per consulenze organizzative e promozionali,

Organizzo e conduco laboratori di ascolto, mediazione, artistici, conduzione per la formazione del gruppo (classe, associazione, impresa), tutoring e azioni di counselling.

Sono formatrice territoriale del metodo litigare bene ideato da Daniele Novara del Centro psicopedagogico per l'educazione e la gestione del conflitto.

Sono socia fondatrice delle Associazioni IMMAGINAFAMIGLIE e APS #COSAVUOICHETILEGGA? .

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