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Attualità | 15 luglio 2020, 15:55

Spotorno, l'amministrazione avanti sul progetto della Maremma: "Nuove costruzioni porteranno a opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio"

Il sindaco Fiorini in una nota assicura che non vi è alcun contrasto con le norme regionali: "Utilizzeremo la legge 23 e l'iter che essa prevede"

Spotorno, l'amministrazione avanti sul progetto della Maremma: "Nuove costruzioni porteranno a opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio"

Arriva a mente fredda la replica dell'amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Mattia Fiorini alle accuse rivolte dalla minoranza sulla gestione del futuro della zona detta "Maremma".

L'accusa rivolta dai tre gruppi di opposizione era indirizzata all'atto di indirizzo assunto dalla giunta che avrebbe in qualche modo favorito un progetto per le aree in questione già bocciato dalla Regione, secondo la quale negli intenti e nelle variazioni sulle cubature di cemento non vi era alcun interesse pubblico.

"Leggiamo con stupore le dichiarazioni dei gruppi di minoranza riguardo la procedura iniziata dalla giunta relativamente all'ingresso di levante di Spotorno (Maremma). Molte delle perplessità sollevate denotano poca conoscenza della normativa ed una assenza di memoria storica" accusa l'amministrazione.

Spiega il sindaco Mattia Fiorini: "Lo studio urbanistico della zona era già contenuto e discusso ampiamente nel progetto di PUC, a cui era seguito un approfondimento progettuale di una parte di esso con lo strumento dell'accordo di programma. L'iter in Regione ha fatto emergere la necessità di rivedere il piano di bacino (risalente a molti anni prima) attualizzando i rischi idraulici ed idrogeologici con uno studio specifico e dettagliato dell'area, e ora i progetti previsti possano trovarvi soluzione".

"Nel contempo Regione Liguria ha approvato la legge 23 del 2018 per la rigenerazione urbana - precisa il sindaco - con l'intento di fornire uno strumento più adeguato alle diffuse esigenze di pianificazione urbanistica delle Amministrazioni Comunali, che permetta di dare risposte a porzioni di territorio che necessitino di interventi di messa in sicurezza e recupero architettonico e paesaggistico". 

Da qui dunque la scelta della giunta di "sfruttare" questa legge con l'atto di indirizzo in questione, accogliendo "eventuali proposte di ambiti per la rigenerazione urbana individuando nelle due porte di ingresso del paese le aree in cui gli scopi della legge 23 erano più rispondenti", spiega Fiorini trovando nella riqualificazione di zone in stato di degrado e contestuale risoluzione di rischi idraulici/idrogeologici le due chiavi di lettura. "Con queste motivazioni e per l'importanza che queste aree hanno per un comune turistico come il nostro, esse erano già inserite come distretti di trasformazione nel vecchio PUC".

Nella sua nota, quindi, il sindaco sottolinea come a oggi quella della Maremma sia l'unica zona delle due con alcune proposte, in attesa di definire i contatti per la zona di ponente: "Il primo passaggio previsto dalla legge 23 è un assenso di massima alla valutazione di progetti, che non costituisce nessun titolo o permesso, ma esprime solo la disponibilità dell'amministrazione a valutare i progetti. Progetti per cui, una volta presentati, la procedura della legge 23 prevede ampi spazi di discussione e condivisione, sia con il Consiglio Comunale che con la cittadinanza: le perplessità sollevate dai gruppi di minoranza quindi nascono da poca conoscenza della normativa ed una assenza di memoria storica (ad esempio ci si addebita di aver approvato le volumetrie previste nell'area dell'ex Hotel Pippo, quando invece tali volumi, da 5000 mc a 13500 mc, sono stati approvati già nel 2008, giunta Marengo, assessore Riccobene)".

Nessuna scappatoia dunque né tanto meno un favore a qualche privato, secondo il primo cittadino: "La giunta, in conseguenza del percorso fatto fino ad ora, e dell'inserimento della zona Merello oltre alla zona dell'ex hotel Pippo tra le aree da riqualificare, con la delibera citata ha meglio specificato quali opere pubbliche debbano essere necessariamente ricomprese, in aggiunta alla messa in sicurezza idraulica ed idrogeologica già prevista dall'attuale piano di bacino a cui saranno obbligatoriamente sottoposte le nuove costruzioni: realizzazione dell'intera nuova passeggiata a mare comprensiva di impianti e finiture, riqualificazione ed adeguamento dei 2 sottopassi pedonali esistenti, adeguamento del canale di attraversamento dell'Aurelia nei pressi della galleria ferroviaria e studio della possibilità di adeguamento a sottopasso pedonale, realizzazione di ampio parcheggio ad uso pubblico" conclude Fiorini.

Redazione

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