Una colonna densa di fumo bianco. Poi l'allarme lanciato nel pomeriggio di venerdì 14 agosto: "La chiesa di San Lorenzo sta prendendo fuoco". Come normale, il fatto ha scosso l'intera comunità di Cairo Montenotte. Una sensazione ulteriormente acuita dopo la notizia arrivata nella giornata di ieri: il rogo non è stato accidentale, bensì doloso.
Oltre che religiosa, la parrocchia San Lorenzo rappresenta un testimonianza importante della storia cairese. Stando a quanto riferito da alcune fonti, fu edificata sui resti di un tempio romano.
Strutturata inizialmente ad un'unica navata, divenne a tre (navate) nel periodo compreso tra il 1632 e il 1640. Secondo la tradizione locale, un voto fatto durante un'epidemia di peste motivò tale trasformazione. Una pandemia che decimò la popolazione cairese.
Tra il 1816 e il 1820 risale l'ultimo importante rifacimento, curato dall'architetto savonese Gallinaro. Il campanile monumentale (già di colore rosso) costruito con le pietre delle adiacenti mura, risale allo stesso periodo.
La chiesa conserva un dipinto del XVIII secolo raffigurante San Lorenzo, pare realizzato dal Marcantonio Franceschini, un crocifisso di Anton Maria Maragliano e alcune statue dello scultore Antonio Brilla. Paolo Gerolamo Brusco ha realizzato nel presbiterio gli affreschi raffiguranti le scene evangeliche (fonte Wikipedia).