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Politica | 01 novembre 2020, 18:04

Bufera tweet, gli alleati a fianco di Toti: "Polemica strumentale su sintesi infelice, ora servono unità e concretezza"

Mai e Garibaldi (Lega) attaccano Conte. Gagliardi (Cambiamo): "Da Toti analisi chiara, da altri solo polemiche"

Bufera tweet, gli alleati a fianco di Toti: "Polemica strumentale su sintesi infelice, ora servono unità e concretezza"

«In queste ore c’è una polemica in atto nei confronti di Toti che è una tempesta in un bicchier(ino) d’acqua. Il tweet che gli viene attribuito è chiaramente scritto male e non può essere attribuito a Giovanni. Il presidente della Regione è troppo intelligente e quindi non sosterrebbe mai quella insensatezza. Perciò trovo indegno e meschino sventolare quello che è un semplice fraintendimento comunicativo, di cui tra l’altro il Presidente Toti si è già scusato, come la prova di un feroce cinismo del governatore, addirittura follemente accostato agli scellerati genitori della cosiddetta eugenetica, a criminali e professionisti della crudeltà», dichiara in una nota il presidente di Liguria Popolare, Andrea Costa.

«Il post è frutto di un ritaglio erroneo e superficiale di un testo più ampio, come quello presentato da Toti nella sua pagina Facebook: un concetto più o meno condivisibile, ma comunque lontano e diverso da quello che certi avvelenatori di pozzi vorrebbero imputare al presidente in queste ore», spiega ancora Costa.

Sulla stessa linea Maurizio Lupi, deputato e presidente di Noi con l’Italia: «Questa operazione è l’ennesima che conferma il modus operandi di certi soggetti: creare rumore e inventare allarmi per nascondere così lacune, ritardi, mancanze. Il percorso politico del presidente Toti testimonia che una dichiarazione del genere non può appartenergli: solo chi è in cattiva fede può pensarlo. Provo dunque tristezza per la determinazione con la quale gli esponenti della sinistra tentano di lucrare sulla sintesi infelice di un pensiero, anziché proporsi ai Liguri con un programma serio, concreto, credibile».

«Proprio ora che la situazione torna a farsi complessa, ora che nuovi timori agitano la cittadinanza, chiunque sia dotato di responsabilità e buon senso deve richiamare unicamente e solidamente all’unità, affinché coloro che hanno il compito di gestire queste fasi delicate possano lavorare al meglio e nel bene di tutta la comunità», conclude Andrea Costa.

 

La Lega invece ha attaccato il premier Giuseppe Conte.

“I nostri anziani sono una delle colonne portanti della società ligure. Occorre rispettarli e tutelarli in questa difficile situazione causata dall’incapacità del Governo Conte, che non li considera e li ha abbandonati a loro stessi, a gestire con buonsenso l’emergenza coronavirus. Occorrono più risorse da Roma sul territorio per garantire agli anziani una maggiore assistenza”.

Lo hanno dichiarato oggi il capogruppo e il vice capogruppo regionale Stefano Mai e Sandro Garibaldi (Lega).

“Gli anziani - hanno aggiunto Mai e Garibaldi - sono un sostegno importante per la famiglia, custodi di antichi saperi e tradizioni. Si tratta di persone che dobbiamo ringraziare per il lavoro che hanno svolto in passato e che in molti stanno facendo in diverse attività ancora oggi. Sono mesi che diciamo al premier Giuseppe Conte di salvaguardare e tutelare al massimo le fasce più deboli della popolazione, ma, stando ai fatti, il Governo fa orecchie da mercante. La gestione romana dell’emergenza coronavirus, peraltro calata dall’alto, ha fatto risaltare, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’inadeguatezza del Governo Conte che non ha preso gli opportuni provvedimenti per tutelare, proteggere e difendere anche i nostri anziani. In Regione Liguria proporremo un provvedimento per fornire più aiuti alle persone anziane e fragili che devono rimanere a casa per l’emergenza coronavirus, anche tramite le associazioni presenti sul territorio”.

"Una certa area politica riesce a sollevare polemiche strumentali anche quando c'è da trovare una soluzione per il bene del Paese come in questo momento così delicato" ha dichiarato in una nota la deputata di Cambiamo! Manuela Gagliardi.

"Il senso delle parole del presidente Toti è chiaro, la sua proposta non è una mortificazione per le persone più anziane come qualcuno vuole far pensare, bensì un'analisi obiettiva sui numeri reali che ci dicono che se tuteliamo e proteggiamo le fasce più deboli evitiamo un'altra chiusura nazionale e un nuovo blocco dell'economia, che l'Italia non si può permettere. Chi deve chiedere scusa non è Toti, ma chi è al governo e chi lo spalleggia per convenienza, che nei mesi di calma non ha fatto nulla per prevenire questa nuova ondata di contagi", conclude.

Comunicato Stampa

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