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Politica | 07 dicembre 2020, 18:40

"Savona Capoluogo" contro le passate gestioni del campo sinti della Fontanassa: "Coinvolti in un giochetto non corretto"

L'attacco al senatore Ripamonti: "Di Savona non gliene è mai importato niente. Nei suoi due anni da assessore alla sicurezza, malgrado avesse ricevuto la denuncia dei Vigili del Fuoco con fonogramma urgente, non aveva giudicato 'prioritaria' la messa in sicurezza dell'area, dove vivono vecchi e bambini"

"Savona Capoluogo" contro le passate gestioni del campo sinti della Fontanassa: "Coinvolti in un giochetto non corretto"

"Il gruppo consiliare Savona Capoluogo, che, come ben si sa, è formato dai tre leghisti più di lungo corso, la scorsa settimana ha visitato il Campo dei Sinti e parlato con loro; mentre ha trovato l'area sufficientemente pulita e ordinata, ha rilevato che il campo non è mai stato sanificato dall'ATA e non è in condizioni di sicurezza da svariati anni, perchè le giunte di sinistra, che hanno governato la città negli ultimi venti anni, non se ne sono mai curati e l'attuale senatore Ripamonti, nei suoi due anni da assessore alla sicurezza nel Comune di Savona, malgrado avesse ricevuto la denuncia dei Vigili del Fuoco con fonogramma urgente, non aveva giudicato 'prioritaria' la messa in sicurezza dell'area, dove vivono vecchi e bambini, pur avendo disponibili  a bilancio i fondi per rimettere il campo in sicurezza". Inizia con queste parole la nota firmata dal Gruppo Consiliare "Savona Capoluogo", rappresentato dai consiglieri Giancarlo Bertolazzi, Alda Dallaglio e Silvio Rossi.

"Evidentemente l'allora assessore considerava politicamente sconveniente per la sua campagna elettorale mettere in sicurezza un campo dove vivevano in pericolo esseri umani - proseguono da "Savona Capoluogo" - Ora, in procinto di prossime elezioni comunali, il senatore e commissario della Lega, anzichè evitare di tornare su un argomento di cui certamente non può vantarsi, per mera visibilità politica, ha sfruttato un emendamento approvato in Consiglio, riguardante nuovamente il campo dei Sinti. Premesso che queste famiglie vivono a Savona da oltre 30 anni, per cui sono da considerasi più savonesi del commissario pro tempore della Lega provinciale, e che per loro valgono le stesse leggi di tutti i cittadini savonesi, sia per ciò che riguarda certamente i doveri ma anche i diritti, giocando sulla forma e non sulla sostanza e con la sottesa minaccia di non approvare il  bilancio, con tutte le conseguenze relative, tutti i gruppi consiliari della maggioranza hanno aderito all'emendamento della Lega: emendamento-trappola".

"Noi abbiamo votato a favore dell'emendamento in perfetta buona fede; ora alla luce della intervista del commissario della Lega alla stampa locale, capiamo di essere stati  coinvolti in un giochetto non proprio corretto. Siamo anche dispiaciuti che la stampa non abbia dato  sufficiente risalto al nostro intervento in Consiglio, unico intervento, che senza tanti giri di parole, ha indicato la strada di una possibile soluzione per il futuro, alla quale la comunità dei Sinti sarebbe pure interessata, soluzione su cui occorre lavorare seriamente per risolvere un problema, che da troppo tempo giace irrisolto, e smettere di usare tale argomento per pura campagna elettorale".

"Tornando al senatore, c'è da dire che ci vuole un bel coraggio per affermare 'ci interessa capire cosa interessa a Savona e non vogliamo disallinearci'. Peccato che di Savona al signor Ripamonti non gliene è mai importato niente e lo ha dimostrato chiaramente, non solo nella scelta dei candidati, dei quali solo uno era di Savona, il quale come unico compito aveva di portare un po' di voti savonesi  al candidato di Laigueglia, in piena difesa della propria sfera individuale, ma soprattutto nella sua qualità di 'senatore della Repubblica in rappresentanza della Provincia di Savona' non ha conseguito nulla per il comprensorio savonese in termini di futuri investimenti infrastrutturali, necessari al porto e all'intera economia della nostra città, al contrario delle altre provincie liguri, che, grazie ai loro rappresentanti, hanno ottenuto risorse importanti per infrastrutture fuzionali alle loro economie".  

"Da anziani Leghisti siamo profondamente dispiaciuti nel constatare che la Lega Nord, che noi abbiamo conosciuto e abbiamo promosso con fede fra i cittadini savonesi, sia governata in modo così spregiudicato e deleterio per la città. Tale gestione spregiudicata e personalizzata del Movimento certamente non ha fatto e non farà mai gli interessi della nostra Savona" concludono Bertolazzi, Dallaglio e Rossi.

Comunicato Stampa

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