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Politica | 03 febbraio 2021, 14:44

Il Gruppo Le Persone al Centro: "L'amministrazione di Finale sogna una fiabesca via Dante di domani e trascura i disagi di oggi"

Denunciano i consiglieri Fasciolo e Folco: "Scarso decoro, pessima manutenzione e incuria"

immagine di repertorio

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Il gruppo Le Persone al Centro, rappresentato in consiglio comunale a Finale Ligure dalla capogruppo Camilla Fasciolo e dal consigliere Paolo Folco, tra sogno, fantasia e ironia traccia un bilancio sulla via Dante e la via Brunenghi che dovrebbero sorgere domani ma, soprattutto, sui disagi della via Dante e della via Brunenghi di oggi.

Scrivono i due consiglieri: "L’ovovia scorre lungo il greto del fiume Pora con due leggeri scarti per aggirare la pista di atterraggio degli elicotteri ed il giardinetto dei selfie; di fianco, con andamento leggermente sinuoso, c’è la pista ciclabile impreziosita da un asfalto color lilla provenzale; quindi la strada in led e cristalli di Boemia ed il marciapiede contornato da fragoli di alto fusto. E dai sottoservizi promana l’intenso profumo dell’ottimismo.

Così ci immaginiamo la nuova area di via Dante (e Brunenghi) che il DDT, direttorio delle trasformazioni, lancerà per la prossima campagna elettorale a cominciare dal piano delle opere pubbliche triennali che verrà presentato nel consiglio comunale di lunedì 8 febbraio 2021.

Il problema è che in quell’area c’è gente che ha il vizio di viverci e che si è stufata dello scarso decoro, della pessima manutenzione e dell’incuria che versa tra un cronoprogramma ed un altro.

Non ultima la protesta delle famiglie imbottigliate quotidianamente nella sacca di via Dante, problema che continuano ad esternare proponendo anche alcune soluzioni.

L’invito all’amministrazione Frascherelli è quello di ascoltare queste persone e cominciare a lavorare sulla vivibilità dei luoghi che sono chiamati ad amministrare.

Di certo continueremo ad ascoltarli noi e sul punto proporremo una mozione nel consiglio comunale per trovare una soluzione concreta a questo problema.

Pensiamo, infatti, che l’ascolto ed il dialogo siano alla base di una sana gestione e costituiscono la differenza tra chi vede Finale Ligure come paese e chi, tristemente, come location".

 

Redazione

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