I consiglieri comunali Cristina Porro, Gerolamo Calleri ed Eraldo Ciangherotti denunciano la situazione critica degli uffici comunali di Albenga, svuotati progressivamente di personale in un contesto che, a loro dire, sta compromettendo gravemente la qualità e la quantità dei servizi offerti alla popolazione. Secondo i consiglieri, nel 2021 ben nove dipendenti andranno in pensione, tra cui funzionari, agenti di Polizia locale ed educatrici dell’asilo nido, mentre altri hanno scelto di trasferirsi in altre amministrazioni, lasciando lacune evidenti nell’organico del comune.
In una nota congiunta, i tre rappresentanti dell’opposizione criticano apertamente l’operato della Giunta Tomatis, accusata di immobilismo e mancanza di strategie per affrontare il problema. “Non abbiamo notizie di concorsi né di mobilità attivata da altri enti. Tutto si riduce a una delibera, la numero 37 del 12 febbraio 2021, che però non è mai stata attuata, evidenziando l’incapacità di questa amministrazione”, scrivono, sottolineando come i sindaci precedenti, in particolare Rosy Guarnieri, abbiano dimostrato un approccio più efficace e concreto nella gestione del personale.
La critica non si limita alla carenza di personale, ma punta il dito contro la creazione di un’azienda speciale, che secondo i consiglieri rappresenterebbe un "postificio" per gestire i servizi che il comune non è più in grado di offrire. Questa operazione, dicono, sarebbe il frutto di un accordo politico tra il sindaco Tomatis, l’ex primo cittadino Cangiano e il parlamentare Vazio, volto a garantire l’appoggio di una parte della maggioranza durante il ballottaggio elettorale, con la promessa di assegnare ruoli chiave.
I consiglieri chiedono risposte chiare: quali procedure siano state avviate per sostituire i dipendenti cessati, quanti saranno rimpiazzati entro l’anno e in che tempi, e quali ostacoli abbiano impedito finora di intervenire. La richiesta si estende anche a un’indagine sulle responsabilità di eventuali inefficienze amministrative.
Albenga, concludono, merita una gestione più dinamica e concreta, soprattutto in un momento in cui l’Italia intera è impegnata nella ricostruzione post-pandemia. La Giunta è invitata a risvegliarsi dal torpore e a fornire risposte adeguate ai cittadini, per evitare che la città continui a impoverirsi di risorse, competenze e servizi essenziali.













