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Attualità | 31 marzo 2021, 19:20

Nuovo decreto Covid: niente zona gialla sino al 30 aprile e obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, compresi i farmacisti

Il provvedimento entrerà in vigore il 7 aprile. Tanti i nodi da sciogliere e tra questi soprattutto le deroghe e il turismo all'estero

Il premier Mario Draghi

Il premier Mario Draghi

Prende sempre più forma l’ipotesi che l'Italia non sarà in zona gialla almeno fino al 30 aprile. Solo zona arancione o rossa quindi, sarebbe previsto nel nuovo decreto legge, relativo alle restrizioni per contenere i contagi da covid-19, discusso pomeriggio in Consiglio dei Ministri. Le nuove norme saranno in vigore dal 7 al 30 aprile. Niente riaperture neanche a pranzo per bar, ristoranti e tutte le attività di ristorazione.  

Il Governo, però prevede delle deroghe. "In ragione dell'andamento dell'epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all'articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, è riportato nella bozza del nuovo decreto, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga" alla norma che per tutto il mese di aprile applica la zona arancione anche alle Regioni che abbiano dati da zona gialla. Lo prevede una bozza del decreto legge Covid, suscettibile di modifiche. Il Consiglio dei Ministri, infatti, con delibera prevede la possibilità di effettuare delle deroghe.

Tra le novità sostanziali del Decreto che il Governo si appresta a varare ci sarà l’obbligo di vaccinazione per "gli esercenti, le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali",  è riportato nella bozza del decreto. La vaccinazione sarà "requisito essenziale" per l'esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a "mansioni, anche inferiori" con il "trattamento corrispondente alle mansioni esercitate". Chi sarà sospeso inoltre, non sarà retribuito. I 'sanitari no vax’ infatti, potranno essere sospesi sino al 31 dicembre del 2021. La sanzione scadrà prima se si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale. La sospensione scatterà solo se non sarà possibile l'assegnazione a mansioni diverse del lavoratore che non implicano il rischio di diffusione del contagio.

Per tutti i comuni o le regioni che, sino al 30 aprile, saranno in zona rossanon sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece consentito nel weekend pasquale, quando tutta Italia sarà in rosso. In zona arancione, invece, le visite saranno consentite, sempre una sola volta al giorno dalle 5 alle 22 e sempre in non più di due persone, all'interno del comune di residenza, come prevede la bozza del decreto.

Dal 3 maggio poi, sarà consentito lo “svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nel rispetto delle linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico". Tra i concorsi si effettuerà anche quello in magistratura.

Il nuovo decreto prevede anche il ritorno in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese. La bozza del decreto però paventa che i governatori regionali non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l'attività in presenza. "Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi" fino alla prima media, si legge. Una disposizione che "non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome". In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori.

Per quanto riguarda il turismo all’estero pare che l'ordinanza, emanata ieri dal ministero della Salute sull'obbligo di tampone e quarantena di 5 giorni per chi va all'estero e rientra in Italia o per chi entra dall'estero in Italia, potrebbe essere prorogata fino al 30 aprile. Ma su questo punto il dibattito politico è ancora aperto.

redazione

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