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Attualità | 01 aprile 2021, 17:30

Coronavirus: zona rossa anticipata in provincia di Savona, durerà fino all'11 aprile

Per quanto riguarda le scuole superiori della regione, la ripresa dopo Pasqua avverà con la didattica a distanza al 100%. Nel savonese e nell'imperiese lezioni online anche per seconde e terze medie

Coronavirus: zona rossa anticipata in provincia di Savona, durerà fino all'11 aprile

"Come appena appreso nell'incontro in videoconferenza intercorso con il presidente Toti e con una rappresentanza degli amministratori dei comprensori provinciali di Imperia e Savona, in considerazione della tendenza consolidata negli ultimi giorni del dato epidemiologico della nostra area provinciale, in applicazione delle ultime norme in particolare del cosìddetto Decreto Legge Draghi, il presidente ci ha preannunciato che sta predisponendo un provvedimento in funzione del quale dalla mezzanotte di oggi e perciò dalle 00.01 di domani venerdì 2 aprile, tutto il territorio della Provincia di Savona entrerà in zona rossa. Detto provvedimento avrà efficacia fino alla mezzanotte di domenica 11 aprile". Così Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona.

Olivieri ha partecipato all'incontro in videconferenza presieduto dal presidente della Regione Liguria, e a cui ha partecipato una rappresentanza degli amministratori dei comprensori provinciali di Imperia e Savona, relativo alle prossime misure di contenimento sul territorio del ponente ligure.

"Si tratta di una decisione molto delicata ma che per quanto appreso anche in occasione dell'incontro avuto ieri durante il sopralluogo del Presidente con il direttore generale di ASL2, è frutto di una attenta valutazione della situazione obiettiva di questi giorni, nella prospettiva di ottenere, con questa ulteriore e, confidiamo veramente tutti, definitiva stretta, la possibilità in un tempo medio breve di poter passare invece ad una fase di riaperture e ripartenza complessive" ha infine concluso il presidente provinciale.

Il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti firmerà quindi oggi l’ordinanza che dispone la zona rossa nel ponente ligure, nelle province di Savona e di Imperia, da domani, venerdì 2 aprile, fino a domenica 11 aprile compresa.

La decisione è stata assunta alla luce degli ultimi dati comunicati da Alisa sull’andamento della pandemia e d’intesa con i sindaci e Anci Liguria, al termine della riunione convocata in videoconferenza dal governatore. Regione Liguria anticipa di 24 ore l’entrata in vigore delle restrizioni già disposte dal governo in tutto il Paese per le festività pasquali, prolungandone poi la durata per tutta la prossima settimana nel savonese e nell’imperiese.

Per quanto riguarda il sistema scolastico, l’ordinanza dispone inoltre su tutto il territorio ligure fino all’11 aprile (specificamente dalla conclusione delle vacanze pasquali il 7 aprile fino a venerdì 9 aprile) la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, oltre che per la formazione professionale (IeFP), gli istituti tecnici superiori (Its) e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts).

Esclusivamente nell’imperiese e nel savonese, sulla base delle disposizioni dell’ultimo decreto governativo, il passaggio in zona rossa fino all’11 aprile comporta la didattica a distanza al 100% anche per la seconda e la terza media (scuola secondaria di primo grado).

Ecco le misure della zona rossa, applicata dal Governo su scala nazionale, previste dal 3 al 5 aprile

Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati nell'allegato 23 (in foto allegata). La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l'accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti.

Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

In quest'area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. 

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;- dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3). 

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica e a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.

Nell’area rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

Sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

redazione

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