Alle prossime comunali di Savona quelli che non mancano sono sicuramente gli aspiranti candidati alla carica di consigliere comunale. Sono ovviamente molte le liste e di conseguenza le persone che le costituiscono, forse un numero mai visto per la città della Torretta. Più difficile, è trovare tra le liste dei volti veramente nuovi, guardando nella formazione di Fratelli d’Italia, il partito della giovane leader Giorgia Meloni, non può anagraficamente passare inosservata la presenza del giovane Simone Gattini, classe 1986, trentaquattrenne formatosi nella tradizione dell’Istituto Nautico Leon Pancaldo, oggi amministratore di condomini.
Gattini ha una visione molto chiara della quotidianità nella sua città: “Il mio impegno per Savona nasce dalle aspettative della mia generazione a pensarla come una città che dovrà essere necessariamente moderna, per essere tale Savona deve traguardare gli obiettivi strategici che da molti anni soni rimasti irrisolti, per raggiungere i quali serviranno scelte coraggiose, pianificazione e progettazione territoriale ed urbanistica”.
“Siamo un’importante città capoluogo del Nord Ovest Italiano che deve caratterizzarsi per la sua strategica posizione geografica, all’incrocio di vie infrastrutturali verticali ed orizzontali, penso ovviamente alla nostra realtà portuale dal punto di vista sia commerciale che turistico, penso alle autostrade e strade che ci attraversano dando vita al grande problema della mobilità privata e pubblica. Vogliamo essere un capoluogo moderno? Dobbiamo concentrarci sulla soluzione di questi problemi. Solo in questo modo la mia città potrà tornare nuovamente appetibile per gli investitori ed aumentare la qualità della vita di ogni singolo cittadino”.
Gattini colloca Savona al centro del più vasto territorio della Provincia, ed ha la consapevolezza di come il ruolo politico e amministrativo del capoluogo debba diventare determinante: “Per la mia generazione, ma anche per tutti i savonesi, è legittimo pensare Savona come il motore attivo di scelte strategiche che la riguardano, ma i cui benefici si spalmino sull’intero territorio della provincia, a levante, a ponente e negli entroterra. Certamente perché Savona, nelle sue future decisioni, dovrà avere a fondamento di tutto, la responsabilità di riconoscere il suo ruolo di guida per un territorio più vasto”.