"Non prometto miracoli ma un grande impegno nel cercare di capire di risolvere i problemi e trovare soluzioni". Così il candidato Angelo Schirru in uno dei suoi passaggi del discorso conclusivo della sua campagna elettorale.
L'ex primario del reparto di Chirurgia dell'ospedale San Paolo di Savona questa sera in Piazza Pertini a Savona è intervenuto dopo le parole degli esponenti dei partiti che compongono la sua coalizione, dal presidente della Regione Giovanni Toti, passando per la Lega con Edoardo Rixi, Matteo Rosso di Fratelli d'Italia, Angelo Vaccarezza, Cambiamo, Carlo Bagnasco, Forza Italia, Umberto Calcagno dell'Udc e Gabriele Vercelli, coordinatore e capogruppo della lista civica Schirru per Savona.
"Ci troviamo alla vigilia di un voto che vale ben più della designazione del prossimo sindaco della città e del prossimo consiglio comunale. Domenica e lunedì sarete chiamati a scegliere fra diverse idee di città, fra differenti modelli amministrativi, fra competenze eterogenee. Sarete chiamati, matita in mano, a disegnare la Savona che vorreste trovare nel 2026. Vorrei dirvi in poche parole la città che immagino io, ma ne abbiamo già parlato molto in questa campagna elettorale e il nostro programma è a disposizione di chiunque voglia approfondirlo: vogliamo una Savona pulita, sicura, vivibile, dove non manchino le occasioni di lavoro e di crescita per tutti, dove i servizi siano accessibili ed efficienti - ha proseguito Schirru - Riassumendo in un unico concetto che mi sta particolarmente a cuore, vorrei che Savona tornasse ad essere a tutti gli effetti un capoluogo di Provincia, la locomotiva del ponente della Liguria".
"Mi prendo questo spazio per dirvi come intendo fare tutto questo e, badate bene, non voglio promettervi miracoli o ricette miracolose. Venti anni di amministrazione delle sinistre hanno portato il bilancio comunale sull’orlo del baratro ma adesso per Savona è tempo di voltare pagina e di riprendere a correre. Lo farò con serietà, impegno, dedizione e concretezza, dedicando tutto me stesso a questa causa e pretendendo altrettanto impegno da chi avrò al mio fianco. Parlerò poco, pochissimo, e lascerò che a parlare per me siano i fatti. La porta del mio ufficio in Comune sarà sempre aperta per chiunque, come lo era in ospedale, e mi troverete spesso nei quartieri, a verificare di persona come vanno le cose, ad ascoltare i cittadini sempre, e non solo in campagna elettorale. Non ho velleità politiche di alcun genere: ho speso la mia vita nelle corsie degli ospedali e non mi candido certo per fare carriera. Lo faccio per mettermi al servizio di Savona, la mia città" ha proseguito il candidato sindaco sostenuto dalla lista civica Schirru per Savona, Toti per Savona, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia/Udc.
"Permettetemi una parola anche su questo. Sono arrivato qui che ero un bambino, qui ho studiato, sono cresciuto, ho lavorato, mi sono sposato e ho messo su famiglia. Sono stato accolto a braccia aperte e da quell’abbraccio non ho più voluto allontanarmi. In questi mesi di campagna elettorale ho incontrato migliaia di persone e visitato ogni angolo della nostra città: nonostante i tanti problemi ancora da risolvere, ho trovato un’energia incredibile, la voglia di rimboccarsi le maniche, di lavorare sodo. Come siamo abituati a fare noi savonesi, e per me è un orgoglio poter usare queste parole: noi savonesi, tutti insieme, possiamo farcela" ha continuato l'ex primario di Chirurgia dell'ospedale San Paolo.
"Ecco perché domenica e lunedì non sceglierete solo il prossimo sindaco. Sceglierete la città dei prossimi cinque anni e io sono qui, ci metto la faccia e vi dico: savonesi, avrò e avremo cura di voi. Scegliete di non tornare indietro, scegliete di andare avanti" ha concluso Angelo Schirru.