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Politica | 23 marzo 2024, 11:38

Parco eolico, Cengio dice "No": "Progetto poco chiaro e lacunoso, stravolgerebbe il territorio"

Per il comune la transizione energetica deve procedere parallelamente al cambiamento ecologico, salvaguardando le aree di valore paesaggistico, ambientale, storico, agricolo e turistico, coinvolgendo le comunità locali

Parco eolico, Cengio dice "No": "Progetto poco chiaro e lacunoso, stravolgerebbe il territorio"

Il comune di Cengio dice "No" al progetto del parco eolico sul Monte Cerchio, presentato dalla ditta torinese Windtek. Nei giorni scorsi, la giunta Dotta ha deliberato un ordine del giorno da presentare al Consiglio comunale per la sua approvazione.

"Pur condividendo la necessità di accelerare la transizione da fonti fossili a fonti rinnovabili, ciò deve avvenire sulla base di regole certe e nel rispetto dell’ambiente", spiega la giunta Dotta. "Il processo di transizione energetica deve essere sviluppato di concerto a quello del cambiamento ecologico, tutelando le zone di valore paesaggistico, ambientale, storico, agricolo e turistico presenti sul territorio, con la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle comunità".

Oltre a Cengio, il piano, con una potenza di 43,4 MW suddivisa in sette aerogeneratori, prevede di coinvolgere anche i comuni di Cairo Montenotte e Saliceto: "Il progetto è apparso fin da subito non chiaro e lacunoso sotto diversi profili, come la nostra amministrazione ha avuto modo di evidenziare già nelle osservazioni presentate alla Regione Liguria, nell’ambito del procedimento di sottoposizione del progetto a valutazione ambientale".

"Il parco eolico è destinato a stravolgere del tutto la percezione paesaggistica di luoghi già da tempo apprezzati per la gradevolezza degli orizzonti e per un modello di sviluppo improntato alla qualità della vita a diretto contatto con l’ambiente naturale e storico-paesaggistico", proseguono dalla giunta Dotta.

"L'impatto sarebbe significativo e difficilmente mitigabile. È sufficiente considerare che la posizione degli aerogeneratori, con un'altezza complessiva superiore ai 200 metri, sulle cime che variano dai 600 ai 770 metri, comporterebbe un impatto rilevante anche per la sua vicinanza estrema con l'Alta Langa confinante, superando addirittura le cime più alte della stessa".

La giunta Dotta si sofferma in particolare sulla collocazione di due aerogeneratori previsti a ridosso dei nuclei abitativi situati in località Marchetta, composti da abitazioni di tipo rurale recentemente rinnovate e ripopolate proprio in funzione delle loro caratteristiche agresti e contadine: "I residenti praticano attività agro-silvo-pastorali e rappresentano una generazione di ritorno, che si è reinsediata su queste terre per scelta, proprio per condurre — e far condurre ai propri figli — una vita tranquilla in un territorio sano dal punto di vista ambientale, nel rispetto della natura e degli ecosistemi esistenti".

"Queste persone rappresentano un punto di forza dei territori isolati, ne sono i tutori e i preservatori. L‘installazione di due aerogeneratori di tale imponenza creerebbe un impatto visivo e acustico tale da modificare in negativo la qualità della vita nei nuclei abitati interessati", concludono dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Francesco Dotta.

Graziano De Valle

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