Un'assemblea pubblica per discutere insieme alla cittadinanza nolese il futuro della nuova viabilità di Capo Noli.
A pochi mesi dalla redazione del protocollo d'intesa tra i Comuni finalese e nolese, acquisito dalla Provincia di Savona e nel quale viene coinvolta anche Anas, nel borgo del Golfo dell'Isola restano ancora diversi gli interrogativi circa la realizzazione della variante in galleria tra l'antica Repubblica Marinara e Varigotti. Ma anche sul futuro dell'attuale tracciato di Aurelia una volta dismesso.
«La cittadinanza dev'essere informata, Noli vive sul turismo grazie al suo mare e alla bellezza di Capo Noli. Il sindaco Repetto sostiene che “non interessa” e sorvola l’argomento, allora lo facciano le minoranze». Queste le considerazioni dell’ex primo cittadino di Noli, il comandante Carlo Gambetta, proprio a proposito della bozza di protocollo d’intesa dove «la Provincia si rende disponibile a “metterci il tavolo” e i Comuni di Noli e Finale a “metterci i soldi”», in particolare in riferimento alla futura gestione dell'attuale statale.
«La motivazione per dismettere l’Aurelia su Capo Noli - ricorda Gambetta - fa riferimento a “problematiche di dissesto idrogeologico”, che ci sono da sempre e sempre ci saranno e di “molteplici proposte di riassetto alternativo della suddetta viabilità, di iniziativa sia pubblica che privata negli ultimi 25 anni”, evidenze che non risultano, ma sarebbe curioso conoscere di più sulle proposte di privati su Capo Noli, soprattutto i nomi».
Gambetta ricorda quindi come tutto nasca nel 2009 con l’iniziativa pubblica tra Anas e Regione Liguria per la realizzazione della variante del tracciato viario di Capo Noli, con un progetto in-house di Regione Liguria di oltre 600mila euro, «tutt’oggi “in sonno” e pronto per essere riconsiderato. Un progetto con molte criticità di natura idrogeologica, ambientale e non risolutivo il problema frane, le più importanti sono infatti al Malpasso».
Anche i costi di una futura gestione sollevano dei dubbi in Gambetta: «Ai tempi il Comune di Noli con il sindaco Repetto aveva accettato di accollarsi la presa in carico del sedime stradale dismesso da Anas una volta terminato il tunnel, senza informarsi sui costi di manutenzione e quindi con il reale pericolo di far chiudere il tratto per sempre - ricorda ancora - Oggi, i Comuni di Noli (sindaco Repetto) e Finale Ligure (sindaco Berlangieri) sottoscrivono un protocollo d’intesa con l’impegno di spesa per la manutenzione del futuro tratto dismesso di Capo Noli, dove il sindaco Repetto pubblicamente non ha saputo dare risposta alla prima domanda da porsi “ma quanto costa mantenere un tratto di ciclabile in un tratto come Capo Noli?”, e nella speranza di convincere altri Comuni limitrofi a impegnarsi economicamente in tale gestione. Cosa accadrà in caso contrario? Una cosa è certa, i due Comuni non hanno la capacità economica di Anas, la stessa avrebbe motivo di chiedere i danni, e Capo Noli potrebbe chiudere per sempre».
Altro dubbio mai nascosto è quello circa le opere di cantiere: «Il sindaco Repetto ha sempre sostenuto che la cantierizzazione deve essere programmata dal lato Finale, onde evitare il transito dei mezzi pesanti sul territorio nolese, una criticità fortemente e giustamente segnalata da sempre dai nolesi, soprattutto dalle categorie produttive - continua -. Ebbene, l’intesa prevede che le opere siano avviate dal versante finalese, ma “compatibilmente” con il cronoprogramma. Definizione piuttosto ambigua, che non garantisce Noli e lascia “carta bianca” ad Anas».
«Sarebbe doveroso per un sindaco, attraverso “comunicazioni” in Consiglio Comunale, informare la cittadinanza su fatti e scelte importanti e vitali per il futuro della propria città. Il sindaco Repetto ha ricevuto più volte la richiesta di un’assemblea pubblica e quindi di un confronto democratico, richiesta sempre inevasa. Non sarebbe utile che i rappresentanti delle due minoranze organizzassero un’assemblea pubblica per spiegare i fatti, ascoltare i cittadini e dibattere su una decisione “imposta” dall’alto e che segnerà il futuro economico delle prossime generazioni?» chiosa l'ex sindaco e cittadino nolese.