"Una scelta che penalizza i cittadini, creando non poche difficoltà nella fruizione del servizio".
È una decisione destinata a far discutere quella assunta dall’Asl2 savonese per quanto riguarda il Centro Prenotazioni e il Centro Prelievi dalla sede di Finale Salute, ora in via Dante ma che nelle prossime settimane trasferirà all’ex ospedale Ruffini, in via della Pineta, dove nascerà la nuova "Casa di Comunità". Una scelta che, secondo i medici della cooperativa Finale Salute, rischia di compromettere l’accessibilità a un servizio pubblico essenziale.
A prendere posizione è la presidente della cooperativa, la dottoressa Tiziana Cileto, che a nome dei colleghi ribadisce la piena disponibilità a proseguire nella gestione del servizio, garantita da oltre quindici anni con continuità e apprezzamento da parte dell’utenza.
"Già in passato – ricorda la dottoressa Cileto – si tentò di spostare il servizio all’ex ospedale, ma grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale e alla mobilitazione dell’opinione pubblica si riuscì a evitarlo. Le criticità legate alla nuova sede restano tutte: viabilità difficile, mancanza di parcheggi e accessibilità limitata rendono necessario l’utilizzo di un servizio pubblico ancora in fase di organizzazione".
Da qui l’invito alla cittadinanza a sottoscrivere una petizione rivolta ai vertici di Asl 2, affinché il servizio resti nel cuore della città. «Si tratta di un presidio importante, gestito con professionalità e dedizione, che non può essere allontanato senza ascoltare le esigenze della popolazione», conclude la dottoressa Cileto.
Netta sull'argomento la replica Asl2 che «sta organizzando i servizi da attivare presso la Casa di Comunità di prossima apertura presso l’ex Ospedale Ruffini. Tra questi rientra quello in discussione, come previsto dal DM 77 che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale».
Sul punto la Direzione aziendale assicura che, "prima di avviare concretamente il trasferimento, saranno attentamente valutati i bisogni e le necessità della cittadinanza, nel rispetto delle normative vigenti e delle linee guida ministeriali e regionali», assicurando che «nel frattempo nessun servizio territoriale sarà chiuso o sospeso".














