Continuano ad aumentare i casi di peste suina nel savonese.
Dopo il primo caso a Bergeggi e i cinghiali colpiti dal virus nelle due Albisole, nel bollettino dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta sono state riscontrate sette nuove positività, tutte in provincia di Savona, tre ad Albisola Superiore (sono dieci in totale) e quattro a Savona (undici).
Una peste suina che quindi continua a circolare senza sosta. Con meno problematiche rispetto al passato anche se a distanza di 22 mesi, da fine giugno 2023 quando era stato riscontrato l'ultimo caso di positività a Dego, sembrava che il virus sugli ungulati fosse quasi sparito. Poi i nuovi casi nelle Albisole e l'allargamento di Bergeggi che sta facendo tenere alta l'apprensione. Con l'ipotesi che il virus si possa essere spostato tramite contaminazione dal basso Piemonte.
Con i diversi casi di positività che si erano verificati in provincia di Alessandria la percentuale di cinghiali infetti che potessero arrivare nella zona della Valle dell'Erro (Sassello, Urbe, Mioglia, Pontinvrea) era molto alta, difficilmente nell'albisolese, a Savona e a Bergeggi. Da lì quindi l'ipotesi che il virus sia stato veicolato dagli esseri umani.
Dal primo di giugno il direttore sostituto della Struttura Complessa Sanità Animale afferente al Dipartimento prevenzione dell'Asl2 è il dottore Eric Giovanni Alberti, al posto di Piero Caroggio, in attesa che l'Asl indica il concorso per il nuovo direttore.














