Ha riscontrato attenzione da molti albenganesi la situazione di degrado e insicurezza denunciata nei giorni scorsi da Andrea Tomatis, noto amministratore condominiale ingauno.
Dopo la diffusione della notizia relativa a un esposto, Tomatis ha voluto chiarire la situazione, ribadendo che il documento non è stato ancora inoltrato alle autorità competenti e che è in corso una raccolta firme per sostenerlo.
“In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti un esposto da me presentato, desidero precisare quanto segue - ha scritto sul proprio profilo Facebook - Al momento nessun esposto è stato ancora inviato alle autorità competenti. I cittadini, esasperati dalla situazione di degrado e insicurezza che da tempo colpisce diverse aree della città, stanno raccogliendo le firme affinché il documento possa avere un ampio sostegno e rappresentare in maniera corale la voce della comunità”.
L’iniziativa nasce, infatti, “dalle numerose segnalazioni e lamentele ricevute dai residenti e dai condomini, che chiedono con forza maggiore sicurezza, decoro urbano e tutela dei propri diritti fondamentali”.
“Desidero anche ringraziare i condomini e i residenti più attivi, che con grande senso civico si stanno impegnando nella raccolta firme per dare maggiore forza e visibilità a questa richiesta condivisa” precisa l'amministratore.
“Una volta completata la raccolta delle adesioni, l’esposto verrà formalmente inoltrato a tutte le istituzioni competenti, affinché possano adottare le misure necessarie a garantire ordine e vivibilità - prosegue - Il mio impegno rimane quello di farmi portavoce delle istanze dei cittadini e di favorire un dialogo costruttivo con le istituzioni, nella convinzione che solo attraverso un’azione congiunta sia possibile restituire dignità e sicurezza alle nostre strade”.
La raccolta firme prosegue dunque in queste ore, con l’obiettivo di dare maggiore peso e legittimazione a un appello che, sottolinea Tomatis, nasce dal basso e intende rappresentare in maniera condivisa le istanze di un’ampia parte della cittadinanza ingauna.














