Lo scorso 12 novembre è stato inaugurato un luogo molto caro alla Caritas di Savona-Noli: via Mistrangelo 1/1bis, a Savona, ha infatti riaperto con 8 nuovi minialloggi (6 monolocali e 2 bilocali) ristrutturati e destinati ad accogliere fino a 10 persone in stato di vulnerabilità, senza dimora o in grave disagio abitativo per il tempo necessario e con accompagnamento personalizzato al loro reinserimento sociale. Uno dei locali è stato adibito per i pazienti dimessi dagli ospedali con l'accompagnamento di personale sociosanitario dedicato.
Il finanziamento pubblico "Next Generation EU" Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 5 "Inclusione e coesione", Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", Sottocomponente 1 "Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale", "Investimento 1.3.1 - Housing temporaneo" è stato destinato per 500mila € al progetto di investimento (ristrutturazione) e 210mila € a quello di gestione (accompagnamento e servizi alle persone, gestione degli alloggi) fino a giugno 2026. Il valore complessivo dell'intervento risulta dunque pari a 710mila €.
Gli attori coinvolti sono molteplici, in primis la Fondazione Diocesana Comunità Servizi onlus, che ha coprogettato insieme al Comune, capofila dell’ambito territoriale savonese, per lo sviluppo del progetto e ne coordina la gestione, e la Diocesi di Savona-Noli, proprietaria dell’immobile destinato almeno per 20 anni alla funzione di progetto. In più altri enti e associazioni, tra cui l'aps Teatro 21, Arcimedia, il Dipartimento Educativo della Fondazione Museo della Ceramica e Officine Solimano, che insieme collaborano alle azioni rivolte alla cittadinanza.
La filosofia dell'"Housing First" si fonda sull'idea che la casa rappresenti il primo strumento per ricostruire la propria vita: offrendo un luogo stabile e sicuro, le persone possono affrontare più efficacemente percorsi di inclusione sociale, formativa e lavorativa. "Housing First" è un progetto di cura e accompagnamento iniziato nell’aprile 2019 coinvolgendo ad oggi circa 30 persone, con l’obiettivo di promuoverne l'autodeterminazione e il diritto di scelta, condividere competenze e responsabilità mediante un'équipe multidisciplinare territoriale e coinvolgere gli abitanti nello sviluppo di una società più equa per il benessere di tutti e tutte. Un "approccio sistemico" volto a riconoscere le condizioni strutturali alla base per progettare interventi che incidano nei processi che sviluppano emarginazione.
Il percorso delle persone è coordinato da un’équipe territoriale composta dagli operatori dei Servizi Sociali (attualmente dei Comuni di Savona, Albisole, Vado Ligure e Varazze), dai servizi specialistici (Servizio Dipendenze e Servizio di Salute Mentale), dall’ente gestore e da altre realtà del terzo settore che si occupano di persone in condizioni di vulnerabilità.



















