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Attualità | 22 novembre 2025, 14:05

Carlo Cottarelli a Savona: “Per l'azionariato popolare dell'Inter ho qualche speranza, per la spending review non so se ne ho ancora” (FOTO E VIDEO)

L'economista ha ricevuto il riconoscimento alla carriera nell'ambito del Premio Cronin, il 21 novembre in Sala Rossa, ed ha parlato di economia e politiche di sviluppo

Ha la capacità di parlare di economia con parole semplici e renderla comprensibile a tutti, e questo, ha spiegato intervistato da Cristina Bicceri, lo deve a suo cognato al quale dedicherà il suo prossimo libro. E, pur essendo abituato alle stanze del Fondo Monetario Internazionale o alle aule universitarie, Carlo Cottarelli ieri – 21 novembre – a Savona non si è sottratto alle domande.

Nella Sala Rossa del Comune l'economista cremonese ha ricevuto il riconoscimento alla carriera che gli è stato attribuito nell'ambito del Premio Cronin, giunto alla sua diciottesima edizione e dedicato alle opere letterarie dei medici.
“È il mio primo premio alla carriera – sorride Cottarelli – e mi fa pensare che è passato parecchio tempo da quando ho cominciato. È stato un grande onore, una cerimonia molto bella, quindi sono felice di esserci stato”.

Per Cottarelli non è la prima volta a Savona. Tra le più recenti, quella nell’ambito del Festival dell’Economia, due anni fa, dove aveva parlato delle sue teorie esposte nel libro Chimere.
“Sono venuto diverse volte a Savona, ma non posso dire di conoscere bene il territorio – spiega –. È una città molto bella, ma credo che, un po' come tutta la Liguria e tutta l'Italia, anche Savona soffra. I risultati del nostro Paese, in termini di crescita economica, sono abbastanza bassi e questo si vede un po' in tutta Italia. È un Paese che sta invecchiando, sappiamo che la Liguria è la regione più anziana d'Italia. Bisogna pensare al futuro e pensare di cambiare la situazione. Non possiamo andare avanti così e crescere allo 0,5% di quest'anno”.

E il Savonese è infatti la provincia più anziana d'Europa: un tema, quello della questione demografica e dei flussi migratori, che Cottarelli ha affrontato anche in Sala Rossa.
“Nella media italiana – prosegue – in questi anni, per ogni cento persone che smettono di lavorare perché troppo anziane, soltanto sessanta raggiungono l'età lavorativa. Questo crea un divario. Credo che vadano benissimo le politiche per incentivare la natalità, però facendo qualche calcolo non bastano a colmare questo divario. Si tratta di creare un flusso migratorio regolare, sottolineo ‘regolare’, perché in Italia si deve arrivare con il permesso, e deve essere sufficientemente ampio”.

Appassionato dell'Inter, Cottarelli – oltre ad essere stato l’elaboratore del piano di spending review – è presidente di Interspac, una società che intende realizzare un progetto di azionariato popolare in favore del club milanese.
“Ho ancora qualche speranza per l'azionariato popolare dell’Inter – scherza –; per la spending review non so se ho ancora qualche speranza”.



 

Elena Romanato

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