La Campanula sabatia è tornata sull'isola di Bergeggi.
Nei giorni scorsi l'equipe del professoe Luigi Minuto, del Dipartimento Scienze della Terra, Ambiente e Vita dell'Università di Genova, ha effettuato un intervento di reimpianto di 75 piantine di Campanula Sabatia sull'isola di Bergeggi, dove da qualche anno non era stata più segnalata.
"Bentornata campanula e appuntamento alla prossima primavera per la splendida fioritura - spiegano dall'Area Marina Protetta di Bergeggi - Le protezioni metalliche sono state utilizzate per prevenire danni da parte dei gabbiani in questa prima delicata fase di attecchimento delle piante".
Il nome generico Campanula deriva dalla forma a campana del fiore e il termine sabatia fa riferimento proprio alla città di Savona che così veniva chiamata nell'antichità. In particolare si riferisce all'areale di distribuzione della pianta, centrato sulle montagne dell'entroterra ligure.
Il nome scientifico è stato definito per la prima volta nel 1844 Giuseppe De Notaris, botanico e medico italiano.
La specie, protetta, predilige ambienti aridi e aree detritiche con substrato calcareo e può vegetare anche ai lati delle strade e sui muretti a secco che sostengono le fasce.
La campanula si può trovare tra il livello del mare e i 1000 metri di quota o anche in quote più superiori come nei pressi del Monte Carmo di Loano. Si può soprattutto trovare nella riviera di ponente e nel basso Piemonte.
L'attività dell'Area Marina Protetta rientra nel progetto Life_SeedForce - saving plant diversity.
Lide Seed Force é un progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma LIFE che, con un approccio integrato, mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie alle banche dei semi.




















