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Curiosità | 24 novembre 2025, 12:50

Cartelli con il bordo verde: a cosa serve la nuova segnaletica?

Francia, Regno Unito e Spagna già li utilizzano: in Italia il dibattito è aperto

Cartelli con il bordo verde: a cosa serve la nuova segnaletica?

Sulle strade europee stanno comparendo nuovi segnali circolari incorniciati da un bordo verde: non si tratta di limiti imposti per legge, ma di inviti alla prudenza pensati per richiamare l’attenzione degli automobilisti nei punti più delicati della rete viaria. Scuole, quartieri densamente abitati, zone frequentate da pedoni o ciclisti: sono questi i contesti in cui la nuova segnaletica, già diffusa in Paesi come Francia, Regno Unito e Spagna, mira a migliorare la sicurezza. In Italia, però, tale indicazione non è ancora riconosciuta dal Codice della strada e la sua eventuale introduzione resta materia di dibattito.

La principale peculiarità dei cartelli a bordo verde è la loro natura consultiva: indicano una velocità consigliata, frutto di valutazioni tecniche relative a traffico, visibilità e condizioni dell’ambiente stradale, senza creare obblighi sanzionabili. Così, in prossimità di una scuola potrebbe essere raccomandato di procedere a 20 km/h pur in presenza di un limite ufficiale più alto, come i 50 km/h. Il mancato rispetto dell’indicazione, infatti, non comporta multe, a meno che non vengano superati i limiti fissati dalla normativa vigente.

L’obiettivo è sensibilizzare alla guida responsabile laddove la vulnerabilità degli utenti della strada è più elevata: attraversamenti pedonali molto frequentati, aree urbane congestionate, tratti interessati da lavori o condizioni climatiche avverse.

In Italia, al momento, la funzione consultiva è svolta dai tradizionali cartelli blu con numeri bianchi, usati soprattutto in presenza di curve pericolose o tratti che richiedono particolare cautela. L’eventuale adozione del bordo verde richiederebbe una revisione regolamentare da parte del Ministero delle Infrastrutture e un periodo di sperimentazione per valutarne l’efficacia.

Una segnaletica distinta e immediatamente riconoscibile può contribuire a sviluppare una cultura della responsabilità più che della punizione, orientando gli automobilisti verso comportamenti virtuosi. Inoltre, suggerire velocità più contenute nei punti sensibili può aiutare a rendere più fluido il traffico, riducendo congestioni ed eccessi di frenate nelle ore di punta o in situazioni di incertezza.

Gli esperti avvertono tuttavia che l’assenza di obbligatorietà potrebbe generare dubbi tra i conducenti, soprattutto se i cartelli non vengono integrati da altri interventi sul territorio: dossi, attraversamenti rialzati, illuminazione mirata. La loro efficacia è massima solo all’interno di un progetto coerente, che coinvolga residenti e utenti abituali e renda il messaggio chiaro e non disperso tra la già abbondante segnaletica esistente.

Un’altra questione riguarda il rischio di saturare l’attenzione dei guidatori: troppi segnali, o indicazioni percepite come poco motivate, possono sortire l’effetto contrario, distraendo invece di favorire una guida consapevole. Per questo è essenziale che le velocità consigliate siano basate su studi tecnici solidi e giustificate da esigenze reali di sicurezza.

L’esperienza dei Paesi che già adottano il bordo verde mostra che questi segnali, pur non sostituendo i limiti imposti dal Codice della strada, possono affiancarli efficacemente introducendo un livello aggiuntivo di comunicazione. L’obiettivo è unico e condiviso: ridurre gli incidenti, proteggere gli utenti più fragili e rendere più armoniosa la convivenza tra veicoli, pedoni e ciclisti, soprattutto nei tratti urbani più esposti.

Redazione

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