Un sistema di raccolta che continua a discriminare i cittadini. È partendo da questo principio che si è tenuta ieri, sabato 29, alla SMS Serenella delle Fornaci, l’assemblea sulla raccolta differenziata promossa dall’associazione Diritti, Cultura e Sviluppo. Presenti Franco Fenoglio dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari e Giulio Bronzo, rappresentante del Comitato Inquilini ARTE Savona. All’incontro ha partecipato anche la biologa Lucia Patrini, che ha illustrato gli effetti sulla salute dei cittadini.
Le associazioni intervenute hanno sottolineato, come fanno da tempo, i punti negativi di un sistema che sta dimostrando numwerose pecche, in particolare quello dei mastelli: oltre a rappresentare un potenziale pericolo per pedoni e veicoli, il vento, le intemperie o l’intervento di chiunque possono spostarli, creando situazioni rischiose. Non esiste nemmeno una chiarezza formale su chi sia responsabile in caso di danni, anche perché molti cittadini non possono ritirare i mastelli subito dopo la raccolta, lasciandoli sui marciapiedi per molte più ore rispetto a quanto previsto. Un suistema che risultarebbe paerticolarmente complicato per le perosne disabili.
La gestione dei contenitori è poi resa ancora più complessa per anziani e persone con disabilità. I mastelli sono voluminosi e pesanti e spesso gli edifici presentano gradini o passaggi stretti che ne rendono difficile lo spostamento. Sebbene Sea-S affermi di aver attivato un servizio dedicato, non esiste alcuna procedura scritta e gli accordi avvengono solo verbalmente, con ritiri comunque meno frequenti rispetto a quelli garantiti dai bidoni condominiali, creando così ulteriori problemi, soprattutto per i rifiuti organici.
A complicare ulteriormente la situazione è la distribuzione arbitraria delle dotazioni: mastelli e bidoni condominiali sono stati assegnati senza un criterio apparente, generando una forte disparità anche all’interno della stessa via. Alcuni edifici dispongono di soluzioni comode, mentre altri, a pochi metri di distanza, si ritrovano con i mastelli individuali, subendo un evidente disagio.
Questa disparità si riflette anche sul valore degli immobili. Le abitazioni dotate di mastelli individuali rischiano infatti un deprezzamento rispetto a quelle servite da sistemi di raccolta più pratici, risultando meno appetibili sia dal punto di vista igienico sia per la comodità del servizio.
Alla luce di tutti questi elementi – problemi igienici, inefficienze del servizio, rischi per la sicurezza, difficoltà per le persone fragili, disparità tra cittadini e possibili ripercussioni economiche – appare evidente la necessità di richiedere l’eliminazione dei mastelli, in favore di soluzioni più funzionali, eque e rispettose delle esigenze di tutti.
Franco Fenoglio dell’UPPI ha poi evidenziato come la TARI venga calcolata su parametri identici per tutti, pur esistendo differenze di trattamento fra i cittadini che possono accedere ai punti di conferimento a qualsiasi ora e quelli che invece sono vincolati dagli orari.
La biologa Patrini ha infine illustrato i potenziali rischi sanitari legati ai roditori che si aggirano tra cassonetti e mastelli in cerca di cibo.














