“Fa sorridere — anzi, indignare — vedere la sinistra che tenta di dare lezioni di correttezza istituzionale a chi ha avuto il coraggio di dire la verità in Consiglio comunale”. Cosi commenta Roberto Crosetto, presidente del circolo Fratelli d’Italia di Albenga e Valli Ingaune, che aggiunge: “Durante l’ultima seduta del 22 dicembre alcuni consiglieri hanno abbandonato l’aula per protesta, ma Fratelli d’Italia è rimasta fino all’ultimo minuto. Al contrario, diversi esponenti della maggioranza non hanno nemmeno avuto il coraggio di farsi vedere in aula, troppo imbarazzati per votare un aumento dell’IRPEF ai massimi storici, che colpisce le fasce più deboli”.
“Sono gli stessi — incalza Crosetto — che oggi si ergono a paladini della democrazia, ma che in Regione Liguria hanno fatto dell’abbandono dell’aula una prassi politica. I consiglieri di sinistra hanno lasciato i banchi durante le discussioni sulla sanità territoriale, sul piano del demanio marittimo, sul calendario venatorio”.
“Allora nessuno di loro parlò di ‘disprezzo delle istituzioni’. Evidentemente, quando a voltare le spalle all’aula per protesta è la sinistra, tutto diventa improvvisamente giusto”.
“Parliamo di una sinistra che arriva persino a vergognarsi dei propri simboli — prosegue Crosetto — al punto da presentarsi alle elezioni amministrative sotto la veste di presunte ‘liste civiche’, dietro cui si nascondono puntualmente iscritti e dirigenti di Pd e M5S”.
“È la solita sinistra che scende in piazza contro le forze dell’ordine, invoca accoglienza indiscriminata senza regole, parla di difesa dei più deboli, usa gli scioperi come pretesto per farsi i weekend lunghi, mentre infila nuove tasse nelle loro buste paga. Una sinistra pronta a fare la morale agli altri, ma incapace di guardarsi allo specchio”.
“Fratelli d’Italia resta in aula con serietà e coraggio, senza fuggire quando c’è da metterci la faccia. Le prediche il Pd e il M5S le riservino a se stessi: chi scappa dalle proprie responsabilità come prassi politica in Regione Liguria ha ben poco da insegnare ai cittadini”, conclude.














