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Al Direttore | 12 settembre 2014, 17:00

Riflessioni sull’11 settembre 2001 del nostro lettore Roberto Nicolick

Riflessioni sull’11 settembre 2001 del nostro lettore Roberto Nicolick

 

 

Nel 628 d.C. il Profeta Maometto, che non era quel che si dice un pacifista, partecipò concretamente allo sgozzamento e alla decapitazione di circa 600 prigionieri Ebrei, e questo è un fatto.

L’11 settembre 2001, un gruppo di terroristi islamisti, con una serie di atti terroristici, provocò la morte di migliaia di civili, poliziotti e vigili del fuoco a New York, ma vittime a parte colpirono con indubbia efficienza  alcuni simboli dell’odiata e disprezzata civiltà occidentale.

Nel Corano, che è l’unico e indiscusso testo religioso dell’Islam, esiste la prescrizione di combattere con tutti i mezzi gli infedeli, i Cristiani e gli Ebrei. Mentre noi Cristiani tolleriamo e permettiamo, come è giusto che sia, la lettura di altri vangeli, cosiddetti apocrifi, all’opposto nell’Islam non è concessa la lettura o lo studio di altri testi a carattere religioso.

La trattativa con gli Islamisti , nell’illusione di arrivare ad una qualche tregua, è molto pericolosa e ricorda le trattative con i Nazisti da parte del Ministro Britannico Chamberlain, che era convinto di poter evitare la guerra con Adolf Hitler. La storia ci dimostrò come era in errore e quello che accadde.

Il multiculturalismo in chiave permissiva è fallito in tutte le nazioni occidentali dove è stato praticato, per esempio in Gran Bretagna ,  dove ha permesso agli Islamisti di insediarsi in molti quartieri cittadini, e di iniziare una strategia tesa alla creazione di  luoghi come le Moschee e le Madrasse, dove si fanno discorsi di enorme valenza sovversiva e dove si reclutano volontari Islamisti che vanno ad ingrossare le file dell ‘I.S.I.

Addirittura a Londra sono stati creati dei tribunali Islamici che emettono sentenze su materie amministrative e di diritto famigliare in aperta contraddizione con quella che è la nostra civiltà occidentale.

L’accoglienza è un fatto che deve avvenire, ma chi arriva dal Medio Oriente deve integrarsi nel Paese che lo accoglie e rispettare i valori fondanti delle nostre Costituzioni, quindi rispettare la Democrazia e le leggi che la regolano, rispettare le altre fedi e religioni, considerare la libertà e la autonomia delle donne e rispettare la parità tra i sessi, non condannare l’eventuale cambio di religione da parte di un Islamico e non condannarlo applicando la Sharia, isolare chi predica l’odio in certe Moschee e tenere un atteggiamento rispettoso verso il Paese che ti ospita.

C’è stato un altro 11 settembre, nel 1683 molto diverso da quello del 2001, nella pianura di Kalhenberg alle porte di Vienna, 65.000 Cristiani guidati da Giovanni III Sobieski si scontrano contro 200.000 Turchi guidati dal Gran Visir Kara Mustafà e fermano nel sangue l’avanzata Islamista verso l’Occidente.

Questo ricordo, vuole dimostrare che certe scelte vanno fatte seriamente e che quando è necessario bisogna versare del sangue per la difesa della Libertà e dei Valori in cui tutti crediamo.

Roberto Nicolick

 

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