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Politica | 24 agosto 2011, 17:46

Battuti da Malta: niente caccia in deroga. In Italia, invece, si truffa la Costituzione

di Gino Radi da GeaPress

Battuti da Malta: niente caccia in deroga. In Italia, invece, si truffa la Costituzione

Siamo secondi finanche a Malta. I favoritismi filo venatori dei politici regionali, dalle Giunte di centro destra di Lombardia e Veneto, a quelle di centro sinistra di Toscana ed Emilia Romagna, ci declassano in serietà finanche difronte al paese con la più alta densità venatoria al mondo di cacciatori e con non pochi problemi di bracconaggio.

Nell’arcipelago maltese, infatti, per la prossima stagionale autunnale, sarà vietata la cattura degli uccelli selvatici. Contrariamente ai nostrani politicanti ed alle leggine regionali farlocco che consentono la cattura di specie protette (nonostante le impugnative di Corte Costituzionale e Corte di Giustizia Europea) a Malta il Governo vuole rispettare le direttive europee.

Malta, come l’Italia, è minacciata dalla procedura di infrazione proprio per le deroghe alle direttive comunitarie in tema di tutela della fauna. Le deroghe, secondo l’Europa, devono avere carattere di eccezionalità oltre che essere valide solo in precise rigorose condizioni. Malta si è per adesso adeguata, non potendo nuovamente ricorrere al principio delle deroghe.

In Italia, invece, alcune regioni, ogni anno, stampano leggine copia-incolla di quelle passate. Il ricorso alla legge, tra l’altro, è la dimostrazione di come gli stessi politici siano consapevoli della probabile illegittimità del provvedimento. Trattandosi di un atto regolamentare, emanato cioè in ossequio ad una legge, anche le cosiddette cacce in deroga dovrebbero essere previste con atto amministrativo. Sapendo però del facile ricorso al TAR da parte delle Associazioni protezioniste, i politici prevedono tali prelievi con atto di legge. In tale maniera i tempi dell’impugnativa sono molto più lunghi; quanto basta, cioè, per consentire la stagione di caccia.

Una vera e propria truffa costituzionale, insomma, dal momento in cui viene impedito al cittadino di ricorrere contro l’illegittimità di un provvedimento emanato dalla sua amministrazione. Non solo. Cosa succede nelle regioni dove non vi sono le deroghe? Un uccellatore emiliano cosa avrà di diverso da uno campano? Il primo cattura in deroga anche se poi risulterà illegittima. Il secondo commette reato. 

 

com. GeaPress

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