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 / Alassino

Alassino | 27 febbraio 2014, 17:00

Raddoppio ferroviario tra Andora e Finale, WWF all'attacco della Paita:"Un altro disastro"

"Un esempio sconfortante di sperpero di denaro pubblico: un progetto da 1,5 miliardi di euro in cui si vogliono aprire comunque i cantieri con un finanziamento di appena 1/6 dell'opera stessa!"

Raddoppio ferroviario tra Andora e Finale, WWF all'attacco della Paita:"Un altro disastro"

"L'Assessore alle infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita, ha reso nota una richiesta della Regione stessa al Governo per ottenere il finanziamento del primo lotto costruttivo del raddoppio della tratta Andora-Finale", duro attacco del WWF verso questa proposta dell'assessore Paita.

"Questa notizia, prosegue l'associazione ambientalista, ci lascia allibiti e sconcertati. Ancora non si vede soluzione per il disastro della tratta Andora-San Lorenzo, ancora non si vede risolto il contenzioso del cantiere del raddoppio, ancora non sappiamo se ci troveremo di fronte ad un raddoppio inefficiente a causa dei lavori eseguiti in modo non idoneo. Nonostante tutto questo si pongono le premesse per un altro potenziale disastro, chiedendo di finanziare lo spostamento a monte della tratta Andora-Finale!"

"Stupefacente la decisione di procedere per lotti costruttivi e, come affermato dall'Assessore, di “indicare così di volta in volta le opere da portare a termine e i relativi finanziamenti, tenendo conto che la cifra complessiva necessaria per completare questo tratto di raddoppio ammonta a 1.500 milioni di euro e che lo stesso Ministro Lupi ha dato la sua disponibilità a finanziare un primo lotto dell’importo di circa 250 milioni di euro. Un esempio sconfortante di sperpero di denaro pubblico: un progetto da 1,5 miliardi di euro in cui si vogliono aprire comunque i cantieri con un finanziamento di appena 1/6 dell'opera stessa!"

"Non occorre, prosegue il WWF, essere maghi o indovini per immaginare cosa succederà: lo dice d'altronde l'Assessore stesso: con questi investimenti si faranno solo strade di cantiere, il ponte sul Neva, opere accessorie, altro cemento e asfalto, ma neppure un solo metro di raddoppio! E questo in un territorio già martoriato dal punto di vista ambientale e in cui verrà danneggiata ulteriormente la già precaria mobilità di importanti località della Riviera."

            "A conferma di quanto detto, viene citato come esempio quello del terzo valico: un'altra opera faraonica per la quale sono stati aperti cantieri con solo 1/6 dell'opera finanziata. Forse l'Assessore non ha proprio scelto un esempio felice, né dal punto di vista della gestione del denaro pubblico né dal punto di vista del consenso da parte dei cittadini. E, al contrario di quanto afferma l’assessore regionale, i problemi con la popolazione nel caso del terzo valico non sono stati certo “risolti sul nascere!”

"E la beffa più grande è, prosegue il WWF, che con poco più di questi 250 milioni di euro si potrebbe finanziare il raddoppio in sede tra Finale e Loano, e avere così in tempi brevi la linea a doppio binario almeno tra Albenga e Genova. Si ricorda che nell'Albenganese sono pendenti tre ricorsi al T.A.R. e che agli enormi danni all'ambiente si rischia di perdere numerosi posti di lavoro. L’attuale area agricolo-produttiva che verrà occupata definitivamente dalla sede della nuova linea ferroviaria, dalle opere pertinenziali, dall’area di rispetto verso il tracciato dell’autostrada Genova-XXmiglia, corrisponde ad una estensione di circa 27 ettari (270.000 mq). (Dati dello studio di fattibilità del geologo Macciò M. Roberto)".

"L'azienda media è di circa 6000 mq, quindi le aziende interessate risultano 45, tenendo conto che la media degli operatori agricoli è di tre unità per azienda e di due nell'indotto, la perdita in posti di lavoro è ipotizzabile in ben oltre 200! Mentre il servizio ferroviario in Liguria subisce continue e pesanti riduzioni da parte della Regione, questa stessa Regione richiede allo Stato finanziamenti non per migliorare il servizio, il che dovrebbe essere la sua priorità massima, ma per aprire nuovi cantieri che non renderanno di sicuro né migliore né più veloce la circolazione dei sempre meno treni in esercizio!"

r.g.

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