Dove trascorrere il Capodanno 2016? Certamente non a Parigi, dove dopo la strage provocata dagli attentati terroristici dell’ISIS è scattato lo stato di emergenza che durerà ancora tre mesi. Ad essere prudenti sono i savonesi che quest’anno prediligono mete più tranquille e di corto raggio. E così coloro che avevano prenotato un soggiorno nella capitale francese, hanno disdetto e annullato il viaggio. In molti invece non hanno ancora prenotato.
A confermarlo Wilma Pennino, presidente dell’Associazione Ligure Agenzie di Viaggio e Turismo (Fiavet Liguria) e titolare dell’Agenzia di viaggi “Verdazzurro” di Savona: “Attualmente non è ancora iniziato il boom per le prenotazioni di Capodanno e non si registrano cancellazioni di programma, questo perché, dato il clima attuale e la paura di attentativi terroristici, i cittadini sono diventati più prudenti nella scelta del proprio viaggio. Infatti nell’ultimo periodo, parlando di Savona, vengono scelte mete tranquille, come località di montagna, dal nord Italia alla Svizzera e all’Austria, oppure le città del sud della Spagna. Sono evitate le capitali europee e il nord Africa. Dopo gli attentati nel Mar Rosso abbiamo registrato un calo delle prenotazioni in Egitto del 10% e coloro che andavano a Sharm El Sheik adesso scelgono le Canarie”.
Attualmente non si registrano contraccolpi per il resto della Francia, ma saranno le indicazioni della Farnesina ad indicare le località pericolose e a “sconsigliare” il pernottamento. Invece si sono registrati degli annullamenti per vacanze a Parigi nell’agenzia di viaggi Ziggurat di Corso Italia a Savona: “Dopo gli attentati nella capitale francese, abbiamo registrato un annullamento delle partenze del 90% da parte di coloro che avevano prenotato ad Eurodisney nei giorni antro fine novembre – afferma Fabio Madalena, titolare della Ziggurat – In generale per chi doveva partire per Parigi ha annullato le prenotazioni, invece per Capodanno registriamo un rallentamento nelle prenotazioni. Ovviamente gli sconvolgimenti internazionali e il terrorismo hanno portato ad un blocco, le persone non pensano alle vacanze in questo momento però se devono scegliere preferiscono la crociera”. E così anche dopo gli attentati in Egitto e in Tunisia si sono praticamente azzerate le prenotazioni nell’Africa del Nord: “Dopo quello che è successo in Egitto non abbiamo più prenotazioni nel Mar Rosso e chi doveva partire ha annullato”.
Le tensioni internazionali legate al terrorismo hanno quindi allontanato i turisti dai luoghi mi maggior pericolosità come le capitali europee e il nord Africa, ma hanno riavvicinato gli stessi italiani a scegliere il proprio paese per fare le vacanze. “Negli ultimi due tre anni c’è stato un ritorno all’Italia grazie al contenimento dei prezzi, alla concorrenza e alla disponibilità alberghiera a prezzo – spiega Wilma Pennino - L’Italia è sempre stata molto cara, tanto che era più conveniente fare un viaggio in Egitto che in Toscana, oggi si registra questo cambio di tendenza”.
A confermare la tendenza anche a livello nazionale è Massimiliano Vavassori, direttore del Centro Studi del Touring Club Italiano (clicca qui per l'articolo): “Un fenomeno che si sta consolidando per il turismo italiano è la riscoperta del nostro Paese. Un atteggiamento che si sta consolidando anche nel periodo invernale: infatti, attualmente, per quanto riguarda il nostro osservatorio le prenotazioni stanno andando molto bene anche nelle città d’arte. Invece i grandi centri internazionali come Londra e Parigi hanno avuto una reazione emotiva nell’ambito delle scelte di viaggio degli italiani. Abbiamo registrato significative disdette, in quando mete considerate a rischio soprattutto per il Capodanno”.
Secondo Vavassori gli episodi di terrorismo in Francia e Belgio incidono sulla scelta dei visitatori e porta maggior turismo nel nostro Paese. “Certamente quello che è successo a Parigi e le tensioni nel nord Africa, dalla Tunisia all’Egitto, hanno condizionato le scelte dei turisti ma anche avvantaggiato il nostro Paese. Infatti l’Italia, godendo di una relativa tranquillità, ha intercettato sia il turismo italiano, sia il turismo dagli altri paesi del Mediterraneo”.

















