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Attualità | 25 marzo 2016, 16:30

Export, la Liguria frena sul mercato internazionale ma la provincia di Savona cresce del 10%

I prodotti chimici si confermano la voce principale dell'export provinciale, con un incremento pari al 7,4%.

Export, la Liguria frena sul mercato internazionale ma la provincia di Savona cresce del 10%

Nel 2015 l’export nazionale ha registrato una crescita del 3,8%, diffusa a quasi tutte le aree territoriali, esclusa quella insulare; per il Nord-ovest l’aumento è stato del 2,7%.

Le regioni che hanno contribuito maggiormente a sostenere l’export nazionale sono state Piemonte (+7,0%), Veneto (+5,3%), Emilia Romagna (+4,4%), Lazio (+9,2%), Lombardia (+1,5) e Basilicata (+145,7%, grazie alle vendite di autoveicoli).

La Liguria, che rappresenta solo l’1,6% delle vendite nazionali all’estero, ha invertito la dinamica positiva che ha caratterizzato gli ultimi anni, registrando una battuta d’arresto, -4,2%, passando da 7.081 a 6.784 milioni di euro: di questi 3.808 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE (il 56,1% del totale) con una contrazione del 12,6%, mentre verso l’area comunitaria l’export è aumentato del 9,2% .

Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi troviamo le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano oltre il 90% dell’export, e che, rispetto al 2014, hanno registrato una contrazione del 4,9%. All’interno del comparto manifatturiero, buona la performance dei prodotti chimici (+6,7% l’export complessivo, +14,3% quello extra-UE), dei prodotti alimentari (+9,9% l’export complessivo, -0,6% quello extra-UE), e della metallurgia (+7,1% l’export complessivo, +6,1% quello extra-UE).

Per quanto concerne la dinamica dell’export ligure verso i mercati UE, in aumento del 9,2%, al primo posto troviamo la Francia verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 717 milioni di euro (-1,1%, il 17% dei quali costituito dai prodotti chimici), e che rappresenta il 10% dell’export regionale; il secondo paese UE di destinazione è la Germania (+8,0%), con al primo posto la cessione di prodotti metallurgici come pure in Spagna (+16,6%). Tra i mercati extra-UE, in calo del 12,6%, il volume maggiore di vendite è stato verso gli Stati Uniti (+43,4%), export sostenuto principalmente dalla vendita di prodotti chimici, e l’Algeria (-39,6%), il 39,4% costituito dall’esportazione di macchinari.

In provincia di Savona l’export ha segnato un +10,0%: i prodotti chimici si confermano la voce principale dell'export provinciale, con un incremento pari al 7,4% e superando la quota di 770 milioni di euro (oltre il 50% destinati ai paesi extra-UE con un incremento del 13,1% e dell’1,6% verso l’area comunitaria).

Tra i paesi dell’area comunitaria continua a salire l’export verso la Francia (+4,1%), la Germania (+2,4%) e verso la Spagna (+24,5%), il 31% del quale è costituito dalla vendita di prodotti chimici. Sul fronte extra-UE l’export savonese è cresciuto del 7,8%: si registra una forte espansione verso gli Stati Uniti (+53,5%) e la Romania (oltre il 40% delle vendite è costituito da macchinari).

c.s.

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