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Politica | 15 luglio 2016, 09:13

Lettera aperta del sindaco di Varazze Bozzano agli utenti del porto

Lettera aperta del sindaco di Varazze Bozzano agli utenti del porto

 

Riscontro la vostra lettera “aperta” al Sindaco del Comune di Varazze e dopo aver preso buona nota del suo contenuto desidero fornire a tutti i chiarimenti richiesti.

In primis quelli relativi alla qualificazione di “popolarità” del porto di Varazze. Esso ritengo sia e debba rimanere “popolare” nel senso che lo specchio acqueo debba sempre e comunque essere riservato alla piccola nautica da diporto che ricordo è tradizione e vanto della nostra comunità.

La ” popolarità” si ottiene soprattutto dalla destinazione di un’area e non, come si vuol sempre far credere, solo dalla predisposizione delle tariffe di ormeggio.

Proprio relativamente a questo con le riflessioni già oculatamente fatte in sede decisionale, si è proceduto ad un confronto tariffario con altri porti “popolari” assimilabili al nostro, come ad esempio quello di Andora, ritenendole adeguate ed in linea.

Mi si chiede se è possibile aumentare il costo di una prestazione che per metà è stata già eseguita. A tal proposito apprendo dal contratto di ormeggio dei posti barca comunali, sottoscritto da tutti gli utenti, che “per gli anni successivo al primo, entro 30 giorni dal ricevimento della relativa fattura emessa dalla concessionaria e comunque non oltre il 30 marzo è dovuto il pagamento”.

Si definisce inaccettabile il procedimento adottato dall’Amministrazione comunale in quanto sarebbe stato doveroso “convocarci per comunicare il cambiamento di tariffe”.

L’aspetto che determina il politicamente corretto da tutto ciò che non lo è risiede nel fatto, a nostro dire,  che il bilancio debba per prima cosa essere chiuso nell’interesse di tutti. Abbiamo spiegato con ogni mezzo e in ogni modo, sempre nelle sedi istituzionali, che tale scelta, nella situazione data, era l’unica percorribile al fine di evitare di dover gravare sulle famiglie con l’aumento della tariffa per il trasporto scolastico.

La situazione data vedeva il Comune in una situazione di diminuzione delle risorse derivanti dai trasferimenti statali di circa un milione di euro e, attraverso un taglio lineare dei capitoli di spesa unitamente ad un modesto ritocco tariffario si è riusciti ancora una volta a chiudere le diverse poste.

Capiamo che sia umanamente giustificabile la protesta quando gli aumenti, in questo caso delle tariffe di ormeggio, coinvolgono gli utenti del porto e speriamo che le spiegazioni fornite servano a far comprendere che altra scelta non poteva essere perseguita se non quella di dover gravare sulle famiglie le quali sono già sufficientemente esposte alle problematiche finanziarie di questo ultimo periodo.

In ultimo, proprio per richiamare il mio passato socialista e fare vanto di questa appartenenza, mi piace ricordare le parole di Sandro Pertini il quale ha sempre esortati i cittadini all’attenzione sulle condizioni di bisogno di altri proprio perché oggi più che mai il termometro della società è sempre collegato allo stato di bisogno rappresentato da ciò che ci circonda.

Penso di poter affermare con estrema certezza che le stesse cose vennero sostenute da Giacomo Matteotti il quale, sul lungomare varazzino, prendeva spunto di pensiero per la lotta a tutela delle classi meno abbienti.

In questa logica mi sento proprio, e con me tutta l’Amministrazione comunale, in linea con tale pensiero che sottolineo è e vuole essere finalizzato alla tutela del sociale e al giusto equilibrio delle esigenze della comunità.

cs

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