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Eventi | 20 gennaio 2019, 09:12

Torna a Loano l'appuntamento con "Pizza e Curve" dell'associazione Curvy Pride

Le organizzatrici: "Vogliamo affermare un’idea di bellezza che non discrimini e che non crei modelli irraggiungibili e biologicamente e psicologicamente dannosi, soprattutto tra le adolescenti"

Torna a Loano l'appuntamento con "Pizza e Curve" dell'associazione Curvy Pride

La sezione di Loano dell’associazione di sensibilizzazione sociale “Curvy Pride” organizza per venerdì 25 gennaio una nuova edizione dell’evento “Pizza e Curve”. L’evento si ripete periodicamente e si basa su un originale concetto di simultaneità “transnazionale”: le ragazze che partecipavano ai precedenti appuntamenti con questa “adunata-pizzata” in varie piazze italiane, attraverso le webcam, Skype e altre piattaforme social si contattavano tra loro per condividere in tempo reale questo momento aggregativo da una parte all’altra della nostra Penisola.

L’appuntamento di venerdì prossimo sarà al Mamita sul lungomare di Loano a partire dalle 20:30 e ospiterà la presenza di alcune delle bellissime e dolcissime partecipanti di “Miss Curvy Angel”, evento che ha radunato un folto pubblico alla fine della scorsa estate proprio a Loano.

Ma che cos’è “Piazza e Curve”? Spiegano le organizzatrici: “Prima di ogni altra cosa è una serata tra donne all’insegna della convivialità, ma con un importante messaggio sociale.

Donne di tutte le taglie si danno appuntamento allo stesso orario in varie pizzerie d’Italia, con addosso un tocco di colore fucsia e si collegano attraverso i social network condividendo in tempo reale foto, video, dirette. La nostra associazione, Curvy Pride, dal 2015 è impegnata nella diffusione della pluralità dei modelli di bellezza, contro ogni forma di discriminazione e con una particolare attenzione a combattere quell’orribile fenomeno che oggi viene chiamato ‘bullismo ponderale’, cioè ogni forma di attacco, di aggressione verbale, di critica offensiva nei confronti di una donna per il proprio peso.

Vogliamo affermare in ogni modo un’idea di bellezza che non discrimini e che non crei modelli irraggiungibili e biologicamente e/o psicologicamente dannosi, soprattutto tra le adolescenti”.

Alberto Sgarlato

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