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Attualità | 23 marzo 2020, 12:38

L'appello dei commercianti cerialesi: "Non serve posticipare le tasse se non incassiamo"

Sulle serrande abbassate un volantino: "Se incasso zero, pago zero". Con l'invito ai Comuni limitrofi ad aderire alla proposta

L'appello dei commercianti cerialesi: "Non serve posticipare le tasse se non incassiamo"

"Se incasso zero pago zero. Non posticipare ma annullare per poterci rialzare". Questo l'eloquente volantino apparso su tantissime serrande abbassate delle attività commerciali cerialesi.

Come è noto, il Coronavirus sta mettendo in ginocchio l'economia ligure, fortemente incentrata sul turismo: niente più weekend al mare per i turisti da fuori Liguria, niente più passeggiata sul lungomare col gelato in mano, niente più pizza del sabato sera con gli amici... Quindi la richiesta dei commercianti cerialesi è chiara: rinviare il pagamento delle imposte significherebbe soltanto prolungare un'agonia, perché i soldi non incassati oggi non esisteranno nemmeno domani. Vista l'eccezionalità di un evento devastante e imprevedibile come il Covid-19, l'unica misura straordinaria in grado di risollevare l'economia sarebbe quella di abbuonare per un anno l'intera pressione fiscale, in modo da consentire ai commercianti e agli imprenditori del turismo di rialzare la testa.

L'invito dei commercianti cerialesi è quello di condividere la stessa proposta anche nelle attività dei comuni limitrofi, per puntare sulla coesione necessaria a far sentire fino a Roma la voce del Ponente Savonese.

A. Sg.

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