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Attualità | 09 dicembre 2020, 18:00

Ristorazione ed emergenza Covid, l'invito di Confcommercio Albenga: "Salute in primis, ma l’economia della provincia è fondamentale"

"La Liguria ha bisogno della ristorazione: il settore non va compromesso ma regolato. Impedire gli scambi tra piccoli Comuni sarebbe drammatico"

Ristorazione ed emergenza Covid, l'invito di Confcommercio Albenga: "Salute in primis, ma l’economia della provincia è fondamentale"

“L’Italia è la culla della cultura, del genio, dell’arte, non da meno della buona cucina nota in tutto il mondo…”

Comincia da questa considerazione, riportata in una nota dell'Associazione Regionale Cuochi Liguri, la lettera che la presidentessa di Confcommercio Albenga, Lorenza Giudice, ha inviato al Governo centrale, a quello regionale e ai Comuni su quello che sarà il futuro di una fetta consistente dell'economia ligure in rapporto all'andamento dell'epidemia da Covid19 e alle misure prese in sua relazione.

"A fronte di questo importante contenuto, come Confcommercio, vorrei rimarcare che un settore così importante che coinvolge innumerevoli addetti, famiglie, gran parte della filiera del turismo, la distribuzione agroalimentare, il mondo vitivinicolo, la socialità tutta, non può ridursi ad una mera citazione, non può essere completamente compromesso, bensì giustamente regolato" scrive Giudice.

"Il brand Liguria ha bisogno della ristorazione - continua -, deve potersi fregiare di eccellenza, ed essa stessa vuole dimostrare ai suoi turisti che si è prodigata per garantire sicurezza, ne va del suo stesso onore". 

Nonostante ciò, secondo la Giudice, le decisioni del Dpcm di Natale non hanno tenuto conto di tutto ciò: "Per comprendere quanto gli adempimenti siano distanti dalla realtà, basti pensare alle comunicazioni improvvise di aperture e chiusure come se un’attività fosse un interruttore della luce, accendo/spengo, se questo vuole essere la modalità di pensiero, che almeno si pensi ad un 'regolatore'!".

"La nostra economia si basa su di un sistema di osmosi tra piccoli comuni, delicato e continuo, impedirne gli scambi commerciali sarebbe drammatico, nulla sarebbe più devastante che continuare a perpetrare costanti errori di impreparazione agli eventi. L’esempio pratico è la notizia stessa di oggi che riporta una delle ultime iniziative come fallimentari a causa di errori di sistema, conseguenza ovvia, lo slittamento della stessa al 6 gennaio. Cerchiamo di essere preparati e proprio come si fa in cucina… prepariamo la linea prima del servizio!" prosegue la rappresentante ingauna di Confcommercio.

"Vorrei inoltre ringraziare di cuore i molti Sindaci che hanno aderito alla richiesta di sensibilità per rendere gratuite le soste nelle loro cittadine al fine di agevolare il piccolo commercio e i servizi" conclude Lorenza Giudice nella sua nota.

Redazione

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