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Attualità | 02 luglio 2021, 13:21

Caos autostrade liguri, i camionisti cuneesi chiedono più chiarezza e rispetto

Il presidente di Astra Trasportatori Associati Cuneo, Diego Pasero: “Quanto ancora dureranno i cantieri? Serve più informazione da parte dei gestori. La situazione è ormai al collasso e non possiamo accettarla”

Caos autostrade liguri, i camionisti cuneesi chiedono più chiarezza e rispetto

“La recente protesta dei camionisti esasperati per le code che hanno raggiunto diversi chilometri in più tratti del nodo autostradale di Genova impone a tutti di porsi degli interrogativi e di affrontare una questione che rischia di sfuggire di mano. Se da un lato c’è la frustrazione dei lavoratori costretti ormai a mettere in conto ogni giorno ore e ore di ritardi a causa degli incolonnamenti causati dai cantieri in corso, dall’altro continuiamo ad assistere ad atteggiamenti poco chiari e rispettosi da parte di chi questi lavori li sta gestendo: quali tratti interessano? In cosa consistono? Quanto dureranno? Pretendiamo almeno delle risposte a queste domande e maggiore informazione. Non è possibile continuare ad accettare una situazione del genere”.

Il presidente di Astra Trasportatori Associati Cuneo, Diego Pasero, interviene nuovamente sul caos che sta interessando in queste settimane la rete autostradale ligure.

È di ieri - giovedì 1° luglio - la protesta di decine di autotrasportatori che, dopo mesi di reiterati disservizi e ingorghi sulla rete che conduce al capoluogo ligure e al suo importante porto, hanno deciso di scendere dai loro mezzi in segno di dissenso. “Ormai il sistema è al collasso, occorre intervenire urgentemente e riportare la situazione ad un minimo di normalità, consentendo a chi viaggia quotidianamente di poter lavorare senza dover per forza alzarsi al mattino e mettere già in conto ritardi e disagi che si trasformano in pesanti danni economici per le aziende - prosegue Pasero - Chiediamo maggior rispetto per una categoria, la nostra, che non si ferma mai, ma che è costretta a muoversi tra troppi disagi e ostacoli”.

“I concessionari dovrebbero spiegare pubblicamente quante risorse (uomini e mezzi) vengono impiegate nei cantieri; a una situazione eccezionale come quella che stiamo vivendo occorre rispondere con strumenti altrettanto straordinari - aggiunge Enrico Carpani, vice presidente di Astra Cuneo - Questo disastro infrastrutturale non può essere vissuto come una calamità naturale, a cui abbandonarsi con fatalismo. È un problema reale a cui vanno date risposte reali in termini di investimenti e di rimborsi economici alle aziende di autotrasporto danneggiate”.

In ragione di questa situazione, diffusa a macchia di leopardo su tutta la rete autostradale ligure, Astra Cuneo si oppone con forza alla ventilata ipotesi di un possibile aumento dei pedaggi che sulla A6 Torino-Savona supererebbe il 16% e sul tratto di A10 il 3%, nel caso in cui il Ministero dei Trasporti dovesse approvare, senza modifiche, l’aggiornamento del Piano economico e finanziario (Pef) presentato dall’Autostrada del Fiori. “Sarebbe una presa in giro, considerata la vera e propria odissea che i nostri autotrasportatori devono vivere ogni giorno su quelle strade”, conclude Pasero.

Comunicato stampa

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