Riceviamo e pubblichiamo questa segnalazione da parte di un padre residente nell'albenganese, il signor Claudio, sulla vera e propria odissea che molti positivi al Covid19 stanno vivendo in questi giorni di rapido e consistente aumento dei contagi.
"Il 29.12.2021 mia figlia di 14 anni cominciava ad accusare alcuni sintomi influenzali sospetti (febbre, mal di gola, tosse e mal di testa) e pertanto le sottoponevo un test rapido antigenico fai da te-Covid 19, acquistato in farmacia. Il test dava esito positivo e quindi informavo il nostro medico di famiglia che si attivava subito per la procedura di esecuzione del tampone molecolare rinofaringeo SARS-Cov-2.
Verso le ore 10.40 della mattina seguente venivo informato telefonicamente, dal competente ufficio sanitario, che per mia figlia sarebbe stato possibile eseguire il citato test molecolare fino alle ore 12.45 dello stesso giorno presso l’ospedale San Paolo di Savona, in modalità drive.
Alla mia richiesta di effettuare il test presso una struttura di Albenga, l’operatore mi riferiva che non ce ne erano di disponibili.
Data la situazione prenotavo il test alle ore 12.45 e caricavo in macchina mia figlia, ancora debilitata dai sintomi sopracitati dovuti alla malattia, per recarmi presso il nosocomio savonese. Tale ospedale dista circa 50 km dalla nostra abitazione e sia l’autostrada A10 che la S.S. Aurelia, durante il viaggio di andata e ritorno, si sono presentate molto trafficate (4 km di coda in autostrada e, nel viaggio di ritorno, lunghissime code sulla S.S. Aurelia all’altezza di Finale Ligure).
Ho guidato il mio autoveicolo in compagnia di mia figlia (risultata poi positiva anche dopo il test molecolare) per circa 3 ore in totale, entrambi con indosso le mascherine anti covid e preciso che presso l’ospedale il tempo di attesa è stato di oltre un’ora, da me trascorso sempre in auto con la paziente contagiata.
Ieri, 31 dicembre, informavo della positività di mia figlia a seguito del tampone molecolare il nostro medico di famiglia e, dopo le sue opportune raccomandazioni riguardanti le modalità di quarantena e di isolamento per la paziente affetta, lo stesso medico mi forniva il recapito telefonico dell’ufficio igiene di Savona (unico) per eventuali ulteriori informazioni in merito.
Dopo circa un centinaio di tentativi sono riuscito finalmente a parlare con questo ufficio che mi ha fornito ulteriori ragguagli sulla quarantena".