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Politica | 04 settembre 2023, 12:30

Ex aree Piaggio, polemica sull'affidamento dello studio urbanistico. Dalla minoranza: "Da questa gestione rischio boomerang"

Il Comune di Finale non parteciperà alla prima asta, da "Le Persone al Centro" la critica su modi e tempi: "Agito in maniera avventata con linee guida non partecipate"

Ex aree Piaggio, polemica sull'affidamento dello studio urbanistico. Dalla minoranza: "Da questa gestione rischio boomerang"

Il piazzale dell'ex area Piaggio attiguo al parcheggio di piazzale Issel

Se la delibera di giunta e l'ultima determina dirigenziale sui desiderata comunali circa il futuro dell'area ex Piaggio di Finale, seguito dell'interesse lasciato trapelare anche in Consiglio Comunale, potevano lasciar presagire un interessamento diretto dell'Amministrazione finalese nell'acquisizione delle vecchie aree industriali a ponente della cittadina rivierasca, ora il vento pare essere decisamente cambiato. Almeno in tal senso.

Difficile se non impossibile che il Comune di Finale Ligure possa esercitare i suoi diritti in sede della prima asta di assegnazione dopo il fallimento della FinalMare, la quale si terrà verso la fine dell'attuale mese di settembre partendo da una base di 13 milioni (il Comune, secondo le attuali norme, avrebbe potuto presentare un'offerta pari almeno al 75% di questo valore con una sorta di prelazione). In città resta comunque alta l'attenzione sul tema, specialmente da parte della politica.

A finire nell'occhio del ciclone al momento è l'assegnazione dello studio urbanistico alla "Forme3", società con sede in Cina ma costituita da architetti italiani che vanta, tra i propri collaboratori, anche Roberto Pellino. Studio a Finale Ligure, l'architetto 54enne era stato nominato dalla minoranza come membro della commissione di esperti che avrebbero dovuto valutare nei mesi scorsi il futuro di quest'area da sempre cara ai finalesi.

In diversi hanno espresso qualche perplessità sull'andamento delle cose, non solamente sulla nomina dell'architetto Pellino. A prendere posizione l'ultimo è il gruppo consiliare de "Le Persone al Centro" mettendo nel mirino la gestione non solo degli ultimi passaggi formali ma della vicenda in un senso più ampio trasformandosi da sogno a incubo.

"Non c'è dubbio che queste aree possano essere un volano importante per lo sviluppo futuro di Finale Ligure - affermano - ma il modo in cui l’amministrazione Frascherelli sta gestendo l’asta pubblica appare piuttosto come un pericoloso boomerang per l’intera cittadina" superando "di gran lunga, a livello formale,  l’improvvido acquisto del capannone di Finale Ambiente".

"Da mesi l’amministrazione comunale annuncia la volontà di acquistare le aree per poi mestamente dichiarare che non è possibile per questioni economiche, almeno alla prima asta - puntualizzano dall'opposizione - Ringraziamo il bambino della scuola elementare che ha saggiamente consigliato la giunta comunale sui costi della prima asta ma stride il modo imbarazzante con cui è stata approcciata. Prima mesi di campagna elettorale su uno dei punti nevralgici di Finale Ligure, poi una rinuncia improvvisa accompagnata da un’assegnazione alquanto discutibile". Quella appunto dello studio Forme3.

"Peraltro - aggiungono - se non si vuole partecipare all’asta perché tanta fretta? Non sarebbe stato meglio attendere la fine di settembre e vedere l’eventuale assegnazione per poi dialogare con il vincitore e valutare serenamente come agire e con quali consulenti? Che dire, chapeau!".

"A onor del vero va precisato che il tecnico in questione (nulla da eccepire sulla sua professionalità) è stato nominato dalla minoranza che ha deciso di entrare nella commissione del sindaco - continuano - Ci si permetta, però, di chiarire due aspetti non secondari: il gruppo le Persone al Centro non ha indicato il tecnico in questione e come gruppo consiliare abbiamo deciso di non partecipare alla suddetta commissione dopo che non erano state accolte le nostre proposte di modifica per implementarne la rappresentatività ed il confronto con la cittadinanza".

"Nell’aprile 2021 avevamo proposto di provare a trattare con la proprietà dell’area i crediti che ci doveva in modo da chiuderne qualcuno e magari avere in cambio delle aree per fare un parcheggio e risolvere uno dei grossi problemi della città (leggi QUI) - concludono dalla minoranza - Dopo nove anni di inerzia un’amministrazione in scadenza, che non potrà seguire gli sviluppi futuri della vicenda, pretende di gettare delle linee guida non partecipate e soprattutto agisce in maniera avventata creando ostacoli in quello che, a prescindere dal risultato dell’asta, sarà uno snodo nevralgico per Finale. Ogni sogno se gestito da loro diventa un incubo".

Mattia Pastorino

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