ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Savona

Savona | 27 marzo 2024, 14:48

Femminicidio di Piazza delle Nazioni, Yuri Scalise condannato a 3 anni e 8 mesi per la cessione dell'arma

L'uomo che nel 2003 uccise Renato Rinino, aveva ceduto la pistola per 2.500 euro all'omicida di Danjela Neza. Il pm aveva chiesto per lui 6 anni

Femminicidio di Piazza delle Nazioni, Yuri Scalise condannato a 3 anni e 8 mesi per la cessione dell'arma

3 anni e 8 mesi. Questa la sentenza con il rito abbreviato del Gup Emilio Fois nei confronti di Yuri Scalise che ha ceduto la pistola semiautomatica, una Beretta 765 con matricola abrasa, a Safaiou Sow, condannato all'ergastolo, il quale l'ha utilizzata per uccidere Danjela Neza nel maggio del 2023.

Questa mattina, l'uomo che nell'ottobre del 2003 aveva ucciso l'amico e vicino di casa Renato Rinino, il noto Arsenio Lupin savonese, si è presentato al quinto piano del Tribunale di Savona. Il pubblico ministero Luca Traversa aveva chiesto per lui una pena più severa, 6 anni di reclusione e 6mila euro di multa. Non gli sono state inoltre concesse le attenuanti generiche ed è state ritenuta la recidiva.

Lo scorso luglio Scalise era stato arrestato dalla squadra mobile della Polizia di Savona, per i reati di ricettazione e cessione di arma clandestina Yuri Scalise.

L'uomo aveva consegnato l'arma a Sow, il quale l'ha usata per uccidere con tre colpi di pistola la giovane albanese.

 Gli investigatori, non convinti dalla versione del 27enne secondo cui l'arma era stata trovata, prima in via Cimarosa e poi in un cespuglio nella zona del Santuario col giovane che aveva affermato di averla tenuta per legittima difesa dopo essere stato coinvolto in un litigio per un parcheggio in Piazza del Popolo, avevano chiuso il cerchio della loro attività concentrandosi sugli ultimi contatti dell’omicida.

Nello sviluppo dell’indagine avevano raccolto una serie di gravi indizi a carico di Scalise che, dietro compenso, 2mila e 500 euro, gli aveva ceduto la pistola con la matricola abrasa, completa di munizioni.

I riscontri raccolti avevano quindi consentito all’autorità giudiziaria, alla cui disposizione era stato messo Scalise dopo essere stato condotto nel carcere di Imperia, di emettere il provvedimento restrittivo e ai poliziotti di rintracciare immediatamente l’uomo.

Durante l'interrogatorio davanti al Gip e al Pm Luca Traversa, Scalise aveva risposto alle domande del Gip e aveva negato ogni coinvolgimento in relazione alla vicenda della vendita dell'arma, affermando la propria assoluta estraneità rispetto ai fatti contestati.

Sow lo scorso novembre aveva risposto alle domande del Gip Laura De Dominicis e del Pm Luca Traversa specificando, come già era avvenuto in sede di interrogatorio, come aveva avuto la pistola.

In incidente probatorio Safaiou Sow aveva confermato che l'arma gli era stata venduta da Scalise e gli era stata consegnata in un parcheggio dietro al ristorante dove il 27enne originario della Guinea lavorava e nel quale i due si sarebbero conosciuti (Scalise sarebbe andato alcune volte a mangiare nel locale).

L'omicida aveva cercato altre persone per acquistarla ma poi alla fine aveva deciso di rivolgersi a Scalise e tra i due ci sarebbero stati dei contatti anche su Instagram con la cessione che sarebbe avvenuta il 15 marzo 2023.

Luciano Parodi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium