Preoccupazione "smorzata" dalla Capitaneria di Porto Guardia di Costiera di Savona che ha specificato che "sono attualmente in corso accertamenti tecnici a bordo dell’unità in questione volti a verificare l’origine di tali anomalie e ad eliminare le stesse per il prosieguo delle operazioni in sicurezza".
Il "giallo" però sulle presunte esplosioni che avrebbero creato un danneggiamento alla nave petroliera "Seajewel", ormeggiata alle boe Sarpom nel mare tra Savona e Vado Ligure, si infittisce con le indagini della Procura coordinate dal Procuratore Capo Ubaldo Pelosi con il coinvolgimento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova diretta e coordinata dal Procuratore Nicola Piacente (sarebbe stato informato anche il Ministero. ndr), proseguono senza sosta.
Anche le amministrazioni comunali dei due comuni nel quale è collocata la nave proveniente dall'Algeria e battente bandiera maltese, stanno scegliendo la linea dell'attendismo come del resto gli inquirenti stessi.
"Insieme con il sindaco di Vado siamo in costante contatto con le Autorità preposte. Sappiamo che la situazione è monitorata e presidiata sotto ogni aspetto, al momento non dico altro per rispetto delle attività in corso" ha commentato il sindaco di Savona Marco Russo.
"Sono in contatto con le Autorità Marittime, al momento non ci sono problematiche, la nave è monitorata e non ci sono problemi né dal punto di vista ambientale, né per le persone" spiega il primo cittadino di Vado Ligure Fabio Gilardi.
"Al fine di sgombrare il campo da alcune notizie prive di fondamento che si sono diffuse nella giornata di oggi, la Capitaneria di porto di Savona comunica che, tra la mezzanotte e l’una del 14 febbraio, durante le operazioni di scarico di crude oil, presente a bordo di una Motonave ormeggiata presso il campo boe SARPOM, il personale specializzato, che sovrintendeva tali operazioni, ha constatato alcune anomalie – da accertare – nelle procedure di discarica decidendo, di concerto con questa Capitaneria di porto, per motivi precauzionali, l’interruzione delle stesse. Questa Capitaneria attuava, nell’immediatezza, le procedure previste dai Piani antinquinamento e antincendio portuali. Non sono stati registrati sversamenti né danni a persone" questa la comunicazione della Capitaneria.
Sul posto erano intervenuti sabato scorso oltre alla motovedetta della Guardia Costiera anche un mezzo dei vigili del fuoco, un rimorchiatore e i mezzi della Transmare. Il giorno successivo l'intervento dei sommozzatori per verificare i presunti danni allo scafo.