“Eventi estivi senza originalità, tardivi e senza rispetto per le associazioni del territorio”. Esordisce così il gruppo consiliare di minoranza “Impegno per Finale” che, con una nota, interviene duramente sulla programmazione turistica dell’estate finalese, sollevando critiche su tempistiche, contenuti e scelte amministrative.
Al centro del malcontento quella che sembra essere, per il secondo anno consecutivo, la probabile cancellazione dei fuochi d’artificio previsti per il 10 agosto a Varigotti e per il 16 agosto a Finalmarina, da sempre eventi molto attesi da residenti e turisti. “Già l’anno scorso la scusa era che si erano scordati di chiedere l’autorizzazione, ma quest’anno - osservano dalla minoranza - I finanziamenti non sono previsti a bilancio e neppure si ipotizza un finanziamento durante il Consiglio Comunale del 30 giugno".
Il gruppo denuncia inoltre l’assenza di una programmazione condivisa e partecipata: “Al di là della scelta di concentrare solo ad agosto eventi che costano ai finalesi 200mila euro (in un mese dove abbiamo già molta offerta e una folta presenza turistica) quello che ci stupisce è lasciare gli altri mesi all’iniziativa 'non-comunale'”, si legge nella nota.
Non risparmia critiche neppure per la comunicazione, lamentando l'assenza divina presentazione ufficiale degli eventi estivi né alla cittadinanza né alla stampa locale. “Abbiamo assistito ad una conferenza stampa fatta a Milano mesi fa (con una trasferta pagata ai giornalisti ed ai pochi ospiti dai contribuenti finalesi) con date ed eventi ambigui, che son stati fissati addirittura dopo questo appuntamento. Poi si è scoperto il motivo: si attendeva la firma di un contratto di consulenza da 60 mila euro per 6 mesi siglato a fine maggio. Giugno e luglio senza eventi se non grazie agli sforzi di associazioni del territorio ed attività private che continuano a investire risorse ed energie per la città, i suoi residenti ed i suoi ospiti”.
Il gruppo consiliare punta il dito contro quanto definisce un netto scollamento tra le promesse elettorali e la realtà amministrativa: “Anche nel settore turismo i proclami erano altisonanti e ambiziosi durante la campagna elettorale, e anche qui, come in altri settori, la delusione è palpabile e concreta girando per la città”.
“C’è qualcosa che non sta funzionando - conclude la nota - e a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta la città e i suoi abitanti”.














