I sindacati sono soddisfatti dell'adesione allo sciopero e al presidio dei dipendenti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ha visto la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici di Savona e Genova. Non è mancato il sostegno dei colleghi dei terminal e della Compagnia Unica Lavoratori Portuali (Culp), che hanno espresso solidarietà alla mobilitazione.
"Tra i numerosi comunicati giunti dai rappresentanti sindacali del porto di Savona - spiega Alessio Negro di Filt Cgil - emerge una forte preoccupazione per il ruolo dell’ente regolatore e per l’atteggiamento del nuovo presidente dell’AdSP. A pesare, è non solo la gestione dei rapporti interni con il personale, ma anche la mancata convocazione delle parti sociali del porto di Savona e Vado, nonostante le richieste di confronto su questioni delicate come la promiscuità operativa tra i terminal di Vado – con scambi di personale – e i temi legati alla sicurezza".
L’assenza del direttore di scalo di Savona e dei vertici dell’Autorità viene percepita come un segnale di chiusura che alimenta tensioni e malumori, non soltanto tra i dipendenti ma anche rispetto alle dinamiche complessive della comunità portuale.
Per questo motivo le segreterie Filt Cgil di Savona e Genova, insieme alla Uiltrasporti regionale, hanno chiesto l’attivazione di un tavolo di raffreddamento in Prefettura a Genova. Obiettivo: affrontare e risolvere le criticità generate dai metodi adottati dall’attuale amministrazione dell’AdSP, che i sindacati giudicano divisivi e non rispettosi delle relazioni industriali.
Dopo il presidio sotto Palazzo San Giorgio lavoratori e sindacati hanno simbolicamente occupato la sala del Capitano. Nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo per evitare la continuazione dell'agitazione, convocazione attualmente non possibile, spiegano i sindacati, per mancanza della controparte.














