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Attualità | 24 dicembre 2025, 07:45

Termovalorizzatore in Liguria, avviata l’indagine di mercato: dallo studio RINA punteggi e criticità delle cinque macroaree individuate

Cairo in testa per punteggio complessivo, Cengio risulta l’area con meno criticità ma Scarpino sarebbe tra le aree più accreditate. Decisiva sarà l’adesione del Comune ospitante

Termovalorizzatore in Liguria, avviata l’indagine di mercato: dallo studio RINA punteggi e criticità delle cinque macroaree individuate

C’era anche Albenga tra le macroaree identificate per la realizzazione di un termovalorizzatore, poi esclusa sulla base dei criteri di valutazione illustrati nello studio RINA e allegati al bando.

La Regione Liguria, tramite l’Agenzia Regionale Ligure per i Rifiuti (ARLIR), ha avviato un avviso esplorativo per individuare operatori economici interessati alla realizzazione e gestione dell’impianto terminale di chiusura del ciclo dei rifiuti, previsto dalla pianificazione regionale vigente. Si tratta di un passaggio preliminare in vista di una futura procedura di project financing, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti.

L’impianto dovrà avere una capacità minima di 220.000 tonnellate annue, sufficiente a trattare i rifiuti urbani prodotti a livello regionale, inclusi gli scarti della raccolta differenziata. Sono inoltre ammesse, in via integrativa, soluzioni per la gestione di rifiuti speciali liguri, fino a una capacità complessiva di circa 320.000 tonnellate annue. La scadenza è per il 21 febbraio 2026 ma i soggetti interessati dovranno indicare anche l'area individuata per la realizzazione dell'impianto, con tuitta la documentazion e relativa e soprattutto dimostrare di avver avviato l'interlocuzione con l'ente locale interessato.

Sono quindi cinque le macroaree per le quali è stato condotto uno studio e una prima valutazione dei punti di forza, dei punti di attenzione e delle debolezze/limitazioni, sulla base dei quali viene attribuito un punteggio riportato in una tabella del bando. Da questa valutazione emerge che l’area con il punteggio più elevato è quella di Cairo (11 punti), seguita da Vado-Quiliano e Scarpino (10 punti) e dalle macroaree della Valle Scrivia e di Cengio (9 punti).

Successivamente sono stati analizzati i criteri penalizzanti: l’area che presenta il miglior equilibrio complessivo, con il maggior numero di punti di forza, meno interferenze con i criteri penalizzanti considerati e un numero ridotto di punti di attenzione, risulta essere la macroarea di Cengio.

Per la valutazione delle aree idonee sono stati presi in considerazione diversi parametri, tra cui criteri ambientali, territoriali e infrastrutturali: accessibilità, riduzione del trasporto su gomma e possibili sinergie energetiche con il territorio. Un elemento qualificante e decisivo sarà l’adesione formale del Comune interessato alla localizzazione dell’impianto.

Nel bando si specifica comunque che “l’individuazione delle macroaree descritte nel presente documento rappresenta una selezione di carattere generale e qualitativa, che non assume caratteri identificativi delle uniche soluzioni percorribili nell’individuare l’ubicazione dell’impianto. Altri siti ritenuti idonei al di fuori di tali macroaree, se rispondenti ai criteri e agli indirizzi forniti dal Piano dei Rifiuti, potranno essere presentati nell’ambito della manifestazione di interesse”.

Rimane quindi centrale l’approvazione del Comune che dovrà “ospitare” l’impianto.

Elena Romanato

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