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Solidarietà | 14 aprile 2015, 16:07

Il surfista varazzino Fabrizio Passetti ambasciatore nel mondo Fly Angels Foundation

Passetti:"È un riconoscimento che non mi sarei mai aspettato. Sono felice di poter dare il mio piccolo contributo per realizzare la grande missione dell’onlus e agire concretamente per salvare la vita a tanti bimbi".

Il surfista varazzino Fabrizio Passetti ambasciatore nel mondo Fly Angels Foundation

 

Il suo coraggio e la sua caparbietà sono riusciti a riportarlo sulla “cresta dell’onda”, ora la sua missione è di salvare i bambini di tutto il mondo. Dopo l’amputazione alla gamba destra avvenuta a 17 anni, il varazzino Fabrizio Passetti ha vinto la sfida con il suo destino e oggi è tonato a cavalcare le onde, tanto da essere già pronto per partire verso la California per partecipare ai mondiali di “Adaptive Surf”. E ora arriva una nuova conquista per l’intraprendente surfista varazzino: nei giorni scorsi la nota onlus “Fly Angels Foundation” lo ha scelto per rappresentarla davanti al pianeta, nominandolo suo "ambasciatore nel mondo".

«Sono onoratissimo di essere stato investito di un titolo così importante – racconta Fabrizio -. È un riconoscimento che non mi sarei mai aspettato. Sono felice di poter dare il mio piccolo contributo per realizzare la grande missione dell’onlus e agire concretamente per salvare la vita a tanti bimbi».

Impegnati a garantire le cure ai bambini di tutto il mondo coprendo le spese per i voli aerei verso gli ospedali capaci di salvare loro la vita, gli “angeli del volo” hanno scelto Fabrizio per il suo coraggio e la sua costanza. Ma a farlo brillare è stato soprattutto il suo impegno per Wafi, un bimbo incontrato a Bali a cui il surfista varazzino ha restituito la possibilità di camminare raccogliendo i fondi per l'operazione alle gambe. «Quando ero in Indonesia ho conosciuto il piccolo Wafi, a soli quattro anni rischiava di non camminare mai più. Ho movimentato così il mondo di Facebook e del web, facendo scattare una raccolta fondi per finanziare la necessaria operazione. Ce l’abbiamo fatta. Vedere Wafi di nuovo in piedi è stata la cosa più emozionante della mia vita. In quel momento ho imparato che la solidarietà può cambiare la vita delle persone».

Solo l’ultimo traguardo del surfista varazzino che, dopo l’incidente in motorino a 17 anni e la drammatica amputazione della gamba destra, oggi è tornato sulla sua tavola e a settembre con lei volerà verso la California per rappresentare l’Italia ai campionati mondiali Isa di “Adaptive Surf”.

 

Cristina Celli

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