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Attualità | 15 novembre 2018, 12:21

Papà savonese in difficoltà: si attiva la catena della solidarietà

Ieri pomeriggio, davanti alla stazione ferroviaria di Savona, è stato un susseguirsi di persone che armate di tanto buon cuore, hanno consegnato borse cariche di generi alimentari.

Papà savonese in difficoltà: si attiva la catena della solidarietà

Dopo la segnalazione di qualche giorno fa (leggi QUI), Ned Taubl ha scritto ancora alla nostra redazione per testimoniare la risposta importante in termini di aiuto per il padre 47enne di Savona, in grosse difficoltà finanziarie:

"Grazie all'articolo su Savonanews e alle condivisioni su Facebook si è messa in moto una gara di solidarietà per aiutare il papà savonese in difficoltà ed è commovente leggere tutti i messaggi di persone che ci arrivano e che ringraziano chiedendo informazioni per poter aiutare "Marco" nella sua situazione di disagio. 

Anche questa volta la macchina della solidarietà ha acceso i suoi motori per aiutare il papà di Savona in grave difficoltà economiche, senza lavoro e con un imminente rilascio della propria abitazione di proprietà A.R.T.E.. L'associazione di Volontariato 'In aiuto degli Invisibili il gruppo antipolitico savonese' e il gruppo Facebook 'Ti aiuto io', guidati da due donne, Danila Beninca e Claudia La Taby Napelli, hanno lanciato un appello su Facebook per una raccolta alimentare a favore dello sfortunato papà.

Ebbene, ieri pomeriggio, davanti alla stazione ferroviaria di Savona è stato un susseguirsi di persone che armate di tanto buon cuore, hanno consegnato borse e borse cariche di generi alimentari. I bagagliai delle auto erano traboccanti di pacchi, ma non è finita perché altre persone che non sono potute essere presenti consegneranno le spese nei prossimi giorni.

Purtroppo la solidarietà parte sempre dal cuore di privati cittadini che sono spesso e volentieri presenti in situazioni di disagio per tendere una mano a chi ha poco o niente. Invece nessun cenno di aiuto arriva da parte delle istituzioni Savonesi: A.R.T.E. in primis e il Comune di Savona in qualità di responsabile dei servizi sociali in secundis. Come sempre.

Savona è una città dove i servizi sociali non garantiscono quasi nulla. Solite parole di promesse mai mantenute. Se una persona è in difficoltà deve per forza trovare una soluzione da sola.

Questo padre chiede solo di avere una sistemazione decorosa per i suoi figli, un lavoro, la richiesta di concessione del prolungamento di almeno un anno del contratto di locazione. Ma A.R.T.E. non ascolta, anzi non incoraggia neppure, ma quasi fa fretta per avere l'alloggio libero prima della scadenza contrattuale. Le assistenti sociali invece incitano il malcapitato a trovarsi presto un lavoro e una casa e 'aiuti non ce ne sono', così ribadiscono.

Questo è quindi il quadro che ormai quasi quotidianamente ci vediamo davanti quando una persona in difficoltà chiede aiuto alle nostre associazioni. Bello sarebbe avere una bacchetta magica, ma non per far diventare principe il povero, ma per far diventare umani tutti quei personaggi che rivestono cariche pubbliche e che si permettono, il più delle volte, di invitare le persone "insistenti" ad uscire dagli uffici.

L'umanità: ecco quello che manca nelle istituzioni".

redazione

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