Angelo Galtieri non vuole essere chiamato sindaco, ma, di fatto, quello è il ruolo che ha dovuto assumere da oggi pomeriggio, cioè da quando è arrivata la sentenza di condanna per Marco Melgrati nell'ambito del processo per le "Spese Pazze" in Regione (LEGGI QUI).
Melgrati questa sera si è comunque presentato nella sala del consiglio comunale per poter rispondere alle domande e alle richieste di chiarimenti.
"Sono sempre sindaco di Alassio - precisa - anche se sospeso" afferma Marco Melgrati che successivamente ha letto lo stesso intervento reso davanti all'Autorità Giudiziaria.
"Posso io aver rubato all'Ente Regionale meno di 5 mila euro? Questo ho letto ai giudici e l'ho ripetuto 3 volte dopo aver spiegato quanto avvenuto, ma a quanto pare non ho avuto molto effetto. Io non ho mai rubato mille lire neppure quando ero un ragazzino. Ho dei valori nei quali credo profondamente e tra questi vi è senza dubbio l'onestà. Credo che nessuno possa pensare che io mi sia macchiato di un atto simile e spero venga fatta giustizia nelle opportune sedi. Nel frattempo la squadra è compatta e sono certo che Angelo Galtieri ricoprirà al meglio questo ruolo".
Melgrati ha poi lasciato l'aula non senza aver ricevuto prima il sostegno e l'abbraccio di assessori e consiglieri di maggioranza.
La minoranza, invece, ha rappresentato il proprio dissenso nel non aver potuto aprire un dibattito sul tema e non aver avuto, dunque, la possibilità di fare domande e, per questo, durante l'intervento di Melgrati è uscita dall'aula.
Spiega Parascosso: " Mi meraviglio che il segretario comunale e il presidente del consiglio abbiano permesso in sede di consiglio comunale e nell'orario di apertura dello stesso abbiano acconsentito al sindaco Melgrati di fare questo intervento".