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Attualità | 30 aprile 2021, 08:15

Servizi Ambientali, la Val Maremola sbatte i pugni: il collettamento al depuratore si farà

Confronto dai toni accesi in Provincia: ai lavori che collegheranno Albenga seguiranno quelli che Pietra, Borgio, Tovo, Giustenice e Magliolo attendono da anni

Servizi Ambientali, la Val Maremola sbatte i pugni: il collettamento al depuratore si farà

Il collettamento dei comuni della Val Maremola con il depuratore di Borghetto Santo Spirito si farà. È quanto hanno ottenuto i sindaci delle località coinvolte dopo la riunione svoltasi ieri in Provincia.

Un'attesa che dura da anni quella di Pietra Ligure (già collegata per il 30%), Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Giustenice e Magliolo: comuni che negli anni hanno sborsato oltre 10 milioni di euro senza però vedere risultati concreti. E a rendere ancor più tesa una situazione non certo idilliaca ha contribuito il collettamento di Albenga, resosi necessario per liberare la città delle torri dalla condizione di infrazione europea. Un passaggio che ha fatto slittare ulteriormente i lavori attesi dai comuni sopra citati.

"Unitamente ai Comuni di Tovo, Giustenice, Magliolo e Borgio, siamo preoccupati per i soldi che abbiamo investito in questi anni - aveva sottolineato De Vincenzi, sindaco di Pietra Ligure, in una recente seduta del Consiglio comunale - abbiamo pertanto dato incarico all'avvocato Cuocolo per chiarire la nostra posizione all'interno della Servizi Ambientali e capire il perché ad oggi non siamo ancora collegati se non per quel 30% che riguarda Pietra. Sarà mia cura tenere informato il Consiglio comunale sugli sviluppi futuri".

Sviluppi futuri che dovrebbero dunque concretizzarsi dopo l'incontro di ieri, un confronto che non ha lesinato toni accesi ma che pare però aver portato ad punto di incontro tra le parti: Albenga sarà collegata al 70% "con così la quasi completa uscita dall'infrazione comunitaria che era stata comminata e che aveva imposto la modifica dei lavori programmati", come spiega il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, ma immediatamente dopo la città ingauna saranno collegati anche i paesi della Val Maremola, per il 66%.

I lavori dovranno dunque partire in tempi relativamente brevi, con il depuratore che sarebbe già in grado di recepire contemporaneamente le due realtà a prescindere da operazioni di ampliamento che sembrano comunque previste. 

Si attende ora l'accordo di programma e la ratifica dei comuni coinvolti per dare il via alle operazioni che porteranno all'esecuzione dei lavori, già approvati da Servizi Ambientali.

"C'è stato un confronto franco e costruttivo fra tutti gli amministratori e i rappresentanti delle società che come Provincia ringrazio - ha proseguito Olivieri in una nota - Si tratta di un importantissimo risultato ottenuto con l'impegno di Provincia e la sinergia del professor Cuocolo con la formalizzazione di un documento che avrà valenza di dispositivo di impegno fra tutti i soggetti nei rispettivi ruoli per la definizione del collettamento".

Preoccupazione per il ritardo sul collettamento della Val Maremola è stata espressa dai circoli circoli PD del Medio Ponente (Borghetto e Val Varatella, Borgio-Verezzi, Finale Ligure e Finalese, Loano-Boissano, Pietra Ligure e Val Maremola, Spotorno): "Siamo preoccupati per la situazione del servizio idrico integrato nel nostro territorio. Per quanto riguarda la depurazione il problema più importante è il mancato collegamento di buona parte di Pietra, di tutta Borgio-Verezzi e della Val Maremola all'impianto di depurazione della Servizi Ambientali. L'opera avrebbe dovuto essere effettuata già alcuni anni fa. Per far uscire Albenga dalla condizione di infrazione europea si è deciso di rinviare i lavori necessari al collegamento della val Maremola e di procedere in via prioritaria al collettamento del 70% dei reflui di Albenga a Borghetto. Questo intervento è stato ultimato. Non ha alcun senso aspettare ancora: è necessario provvedere al più presto all'allaccio della Val Maremola all'impianto di depurazione. Si tratta di un atto doveroso non solo per l'ovvio obiettivo di avere un mare più pulito, ma anche perché i cittadini di quei territori pagano da anni in bolletta il servizio di depurazione. Occorre quantificare le risorse disponibili, reperire finanziamenti che coprano quelle eventualmente mancanti e procedere speditamente all'avvio dei lavori".

"È indispensabile nel frattempo far uscire Servizi Ambientali dalle secche in cui si trova, tra difficoltà a recuperare i crediti, questioni sindacali aperte e liti interne di cui si legge con frequenza sui giornali - si legge inoltre nella nota dem - Il centrodestra, che governa i Comuni che sono i maggiori azionisti di Servizi Ambientali, sembra interessato più alla lotta interna tra Lega e Cambiamo, che si traduce in continue polemiche e scambi di accuse tra Amministrazioni e vertici della società, che ad affrontare e risolvere i problemi di cui Servizi Ambientali deve occuparsi. Crediamo sia necessaria, per quelle Amministrazioni e per la governance della società, una assunzione di responsabilità e uno scatto di reni per sbloccare una situazione che sta diventando difficilmente sostenibile e che potrebbe pregiudicare il futuro della gestione pubblica del servizio idrico integrato nell'intera provincia di Savona".

Roberto Vassallo

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