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Attualità | 01 settembre 2025, 07:29

Il 1° settembre è la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato che segna l’inizio del Tempo del Creato

Le istruzioni per nuovi stili di vita più green, alla luce dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco

Il 1° settembre è la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato che segna l’inizio del Tempo del Creato

Ricorre il 1° settembre la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Uno spunto per la riflessione dei credenti, ma anche un vero e proprio piano d’azione per tutte le persone di buona volontà.

“Semi di pace e di speranza” è il tema scelto dal compianto papa Francesco per il 2025. Nel 10° anniversario dell’istituzione della Giornata (avvenuta in concomitanza con la pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’) e nell’anno giubilare (dal titolo “pellegrini di Speranza”), il tema acquista un significato più forte e profondo.

Con l’immagine del seme, più volte citato nella predicazione di Gesù, papa Leone XIV spiega il paragone del chicco di grano, che per dare frutto deve morire. Il seme si consegna interamente alla terra e lì, con la forza dirompente del suo dono, la vita germoglia, anche nei luoghi più impensati, in una sorprendente capacità di generare futuro.

Da qui la necessità di stili di vita rinnovati, sia nelle relazioni, che nel rapporto con l’ambiente. Ci vuole poco per restituire dignità alla Terra. L’acqua non sprechiamola; il condizionatore usiamolo con parsimonia, non a manetta; in inverno mettiamoci una maglia in più per riscaldarci; muoviamoci con mezzi che non inquinano; facciamo bene la raccolta differenziata; limitiamo l’uso della plastica e non disperdiamola nell’ambiente; non sprechiamo il cibo.

Tempo del Creato

È importante vivere con impegno anche il Tempo del Creato che durerà dal 1° settembre (Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) fino al 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi (il patrono dell’ecologia), in risposta al tema “Pace con il Creato”, ispirato al brano biblico di Isaia 32,14-18. Perché la custodia del creato non riguarda un giorno solo, ma chiede di essere costantemente tradotta in pratica tutti i giorni. E custodire il creato significa custodire chi lo abita.

Silvia Gullino

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