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Attualità | 09 maggio 2022, 15:56

Finalborgo, ad agosto torna il "Viaggio nel Medioevo". Un tavolo tecnico tra Centro Storico, Amministrazione e commercianti per l'organizzazione

Frascherelli: "Disponibili a contribuire come in passato, ma necessario un maggior investimento da parte delle attività coinvolte". Attenzione alla sicurezza e al rispetto dell'aspetto storico culturale

Finalborgo, ad agosto torna il "Viaggio nel Medioevo". Aumentano i costi, attenzione sulla sicurezza e richiamo alle origini

Finalborgo tornerà a viaggiare nel medioevo. L'appuntamento con l'evento organizzato dal Centro Storico del Finale marcherà, dopo due anni di stop dovuti al Covid, quella che per molti è percepita come la fine del cuore dell'estate. Qualcosa però nella gestione è destinato a cambiare.

A partire dai costi a carico degli esercenti fino alla natura stessa del "Viaggio", per un ritorno alla tradizione e alle origini di quella che per tutto il borgo è una festa, passando per la sicurezza e la logistica, argomenti molto complessi in una quattro giorni capace di attirare tra le mura medievali finalborghesi migliaia di persone ogni sera.

Di questo hanno discusso l'associazione di volontariato responsabile dell'evento che si dovrebbe tenere nella seconda metà del mese di agosto, l'Amministrazione e i commercianti, pronti a dar vita a un tavolo tecnico in cui discutere di questi aspetti.

Primo punto di dialogo sarà il lato economico. Nelle ultime edizioni l'impegno economico complessivo era stato di circa 180mila euro che si conta di ottimizzare a 150mila euro con una quota derivante dalla Regione, circa 30mila euro di contributi volontari alle porte, 40mila dall'ente comunale e un maggior impegno necessario dai commercianti del posto.

Da parte sua il Comune si è detto "disponibile a contribuire come in passato, nonostante il difficile periodo con l'aumento delle bollette abbia colpito le casse comunali nello stesso 'cassetto' da cui vengono prelevate le risorse per questi eventi", ha detto il primo cittadino Frascherelli, mentre lo sforzo degli esercenti chiesto dal Centro Storico è previsto in aumento di circa il 40% rispetto al passato, passando da 16 a 40mila euro. "Aumenti contenuti a patto che vi sia una partecipazione complessiva" da parte del maggior numero possibile di attività, ha spiegato l'assessore Casanova.

Oltre ai mancati introiti per attività di autofinanziamento non svolte in questi due anni dal Centro Storico, a pesare su questa richiesta di "maggior investimento in termini di promozione, un'occasione di rilancio per la città", come l'ha definita il sindaco, a pesare sono i maggiori costi relativi alla sicurezza.

"Non è una manifestazione storica come tante, siamo arrivati ad avere un piano di sicurezza con oltre 110 pagine e costi che da poche migliaia di euro si sono, nel tempo, trasformati in decine di migliaia di euro" ha spiegato il geometra Fabrizio Lena, tra i responsabili di questo aspetto, per il quale è emersa un'altra necessità quella di eliminare in buona parte i dehor per garantire necessarie e adeguate vie di fuga: "Altrettanto importante è capire le necessità degli spazi all'interno del Borgo" ha aggiunto infatti.

Logistica e costi ma non solo. L'attenzione dell'organizzazione è rivolta anche a preservare "le basi storico scientifiche" della manifestazione per evitare di scadere in un "effetto sagra", parola allontanata dalla presidente del Centro Storico, Maura Firpo.

"È un evento complesso, di cui negli anni si è faticato a mantenere l'aspetto culturale. Cambiando il tessuto sociale abbiamo dovuto mettere più volte mano per evitare diventasse una sagra: quanti sanno qual è l'aspetto storico della manifestazione?", ha chiesto la presidente, sottolineando come negli anni l'aumento dei dehor ha ridotto gli spazi a disposizione per predisporre gli spettacoli degli artisti, mentre sono aumentate le richieste di spazi per le concessioni secondo le norme statali.

Il richiamo finale è stato quindi al rispetto dell'aspetto storico e culturale dell'evento. Dalla terminologia utilizzata da commercianti e figuranti, ai menù proposti, fino alla creazione del contesto e dell'atmosfera, il messaggio è stato chiaro: il Borgo potrà portare avanti la sua festa, ma servirà preservare il senso della rievocazione e aver consapevolezza della complessità dell'evento.

Mattia Pastorino

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